Elly Schlein ai funerali di Michela Murgia. Per la leader del Pd si tratta di un momento delicato. Non a caso la dem esce dalla Chiesa degli Artisti e si allontana senza rilasciare dichiarazioni apparendo visibilmente commossa. Diverso discorso per Roberto Saviano. L'amico e collega della scrittrice ha parlato davanti a tutti i presenti. "Sono le parole più difficili della mia vita", ha esordito prendendo la parola al termine delle esequie. "Michela - ha ricordato - voleva che questa giornata fosse per tutti. Sembrava suonasse quando batteva sui tasti. Per Michela la condivisione era il senso di tutto. Quano le cose non andavano lei ti diceva: 'Non stare solo, vieni qui'. Le scelte di Michela possono essere sintetizzate in: non essere soli, non lasciare soli. Michela ha protetto tutti fino alla fine, anche nei momenti dolorosissimi della fine".
PIPPO
In un lungo articolo in cui ricorda Michela Murgia, il direttore la Stampa mostra un lato della scrittrice sarda, scompa...E ancora: "Lei è stata abile a non far sentire il dolore delle sue scelte di lotta. Ci siamo conosciuti e uniti non per quello che abbiamo fatto, ma per quello che ci hanno fatto. In questo Paese è stato possibile che si considerasse una scrittrice, intellettuale attivista come una nemica politica. Michela ha voluto stare accanto a me nei processi che mi hanno riguardato".
PIPPO
È andata via molto in fretta, a 51 anni. Non si può dire nel nascondimento. Michela Murgia era fatta cos&i...Da qui la conclusione: "Voglio darle tutta la mia gratitudine: durante la notte e i pomeriggi difficili, Michela c'era. 'Abbi fiducia in chi ci legge e capisce', diceva. Quelli che hanno fatto davvero del male a Michela sono quelli che avevano un piede qui e un piede lì, quelli che stavano a metà per convenienza. Sono loro ad aver reso la sua vita difficilissima. Michela sceglieva, perché il silenzio di fronte all'orrore l'avrebbe resa infelice. Scegliere è l'unica cosa che la faceva sentire in asse con sé stessa".