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Travaglio condannato, Renzi brutale: ecco la prima pagina del Riformista

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La notizia è di quelle succulente ed è arrivata ieri, venerdì 6 ottobre: Marco Travaglio condannato per diffamazione. A vincere in tribunale contro il direttore del Fatto Quotidiano è Matteo Renzi, l'ex premier e attuale leader di Italia Viva. Quel Renzi con il quale Travaglio ha un conto aperto, anzi apertissimo: il fu rottamatore, infatti, è uno dei bersagli prediletti del direttore, che dalle colonne del Fatto Quotidiano da anni cannoneggia sull'uomo di Rignano sull'Arno, a volte con toni estremi.

E proprio per quei toni estremi è stato condannato: dovrà risarcire Renzi con 80mila euro. Secondo i giudici infatti Travaglio ha pianificato e realizzato una campagna diffamatoria contro l'ex premier, un "progetto denigratorio", per dirla con le parole del giudice Massimo Donnarumma. I fatti risalgono al 2015, quando Travaglio pubblicò "una grande mole di articoli e prime pagine" in cui il nome di Renzi veniva puntualmente accostato ad "indagini, inchieste e a fatti illeciti".

 

Bene, all'indomani della sentenza, ecco che alla vicenda viene dato grande risalto sul Riformista, il quotidiano di cui proprio Matteo Renzi è direttore editoriale. Il titolone di prima pagina, sopra una foto di un Travaglio perplesso, recita: "Il diffamatore". Catenaccio: "Ancora una condanna per Marco Travaglio. Ma il direttore del Il Fatto continua a fare la morale agli altri in Tv". Dunque, nel servizio interno, anche un box che raccoglie tutte le condanne raccolte da Travaglio nel corso della sua carriera giornalistica. Già, la vendetta è un piatto da servire freddo. Freddissimo. Gelido.

 

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