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È sempre cartabianca, Giordano: "Allarme fascismo? Cosa mi fa ridere"

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L'urlo "viva l'Italia antifascista" alla prima della Scala lo scorso venerdì 7 dicembre ha riaperto il dibattito sull'eventuale deriva autoritaria o comunque nostalgica del governo Meloni. Un'eventualità così remota da non esistere proprio, secondo Mario Giordano. Che, ospite di Bianca Berlinguer a È sempre cartabianca su Rete 4, è stato lapidario: "Mi fa ridere che ci sia un bisogno costante di richiamare l’allarme fascismo. Non abbiamo visto le camicie nere per le strade, non c’è il sabato fascista e purtroppo i treni continuano ad arrivare in ritardo". 

Ospite della trasmissione anche l'uomo che ha urlato quelle parole a teatro nel giorno di Sant'Ambrogio: si tratta di Marco Vizzardelli, giornalista e loggionista, grande appassionato della Scala. "Non immaginavo questa reazione cubitale dopo che alla Scala ho urlato ‘viva l’Italia antifascista’ - ha detto in collegamento con la Berlinguer -. Questo è il segno che c’è un nervo scoperto. Ancora oggi professarsi antifascisti dà fastidio a qualcuno". A sottolineare come il governo invece non abbia alcun problema da questo punto di vista è stato Bruno Vespa, che ha fatto notare: "Salvini nasce come giovane comunista. E in occasione del 25 aprile La Russa, da presidente del Senato, si è spinto molto sul termine antifascismo".

 

 

 

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