Cerca
Logo
Cerca
+

L'aria che tira, Sgarbi sbotta contro Parenzo: "Allora parla tu, arrivederci"

  • a
  • a
  • a

"Ti faccio un esempio: essere senatore a vita è importante quanto essere sottosegretario, diventi senatore a vita perché ti chiami Renzo Piano, non è che appena diventi senatore rinunci a fare l'architetto, ti è chiaro?": Vittorio Sgarbi lo ha detto a David Parenzo a L'Aria che tira su La7, parlando delle sue dimissioni non ancora effettive da sottosegretario alla Cultura, dimissioni in ogni caso accolte da Giorgia Meloni, la conferma è arrivata dal Giappone, dove si trova il premier. Rifacendosi quindi all'esempio di Piano, Parenzo ha interrotto il suo ospite facendo un appunto: "Sì ma lui non ha incarichi di governo...". "Vabbè allora parla tu, ciao e arrivederci", ha ribattuto il critico d'arte, contrariato dall'interruzione.

Poi però Sgarbi è andato avanti: "Mi lasci parlare? Non ho incarichi di governo grazie ai quali faccio conferenze, ma le faccio per raccontare l'arte come mio mestiere principale da 50 anni, che non ha niente a che fare con la funzione governativa. Non è che se io devo far restaurare un dipinto non posso parlare di Giotto". Parlando della questione da un punto di vista politico, invece, il critico d'arte ha detto: "Se il governo mi chiede le dimissioni immediate posso anche darle. In questo momento però se il governo ritiene che l'Antitrust presupponga un ricorso, il ricorso deve avere il suo tempo".

Qui il botta e risposta Sgarbi-Parenzo a L'Aria che tira

 

 

 

"La Meloni ti ha chiamato?", gli ha chiesto infine Parenzo. E lui ha risposto: "No, se vuole chiamarmi io farò quello che mi dice. Le mie dimissioni sono certe, io non farò più parte di questo governo alla fine del procedimento che l'Antitrust ha iniziato. Se il procedimento non è immediato le mie dimissioni sono un'autosospensione con un effetto non immediato", ha concluso Sgarbi.

 

 

 

Dai blog