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Elena Cecchettin contro Sanremo: "Roba da Baci Perugina". La replica di Amadeus

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Nuova polemica su Sanremo. A sollevarla Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la 22enne uccisa dall'ex fidanzato. Nel mirino ci finisce la lezione contro la violenza di genere affidata al cast di Mare Fuori che ha letto uno scritto di Matteo Bussola. Le frasi ascoltate sul palco dell'Ariston, scrive Cecchettin sui social, "sono roba da Baci Perugina. E soprattutto sono frasi sull’amore. Ma l’amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile".

Parole dure a cui risponde serissimo Amadeus, in conferenza stampa prima della quarta serata del Festival: "No, non sarà invitata, Elena. Riteniamo che l'intervento di Mare Fuori sia stato un intervento bello, ma rispetto il parere di Elena. Se la sentirò? Chiami qualcuno quando ti devi scusare, non quando non ti devi scusare",

La sorella di Giulia ha usato le parole della scrittrice Carlotta Vagnoli: "Di un siparietto intriso di pinkwashing le vittime di femminicidio e 13 sopravvissute se ne fanno poco, sul serio non si poteva fare di meglio?".

Per la Vagnoli le parole affidate ai giovani attori "non sono a fuoco. Non si parla di patriarcato, di cultura dello stupro, di violenza maschile contro le donne, di privilegio, di mascolinità tossica. Far scrivere a un uomo un pezzo del genere mi sembra il punto più ridicolo della serata di ieri". Gli attori, durante la kermesse musicale, sono partiti da alcuni termini: "Accogli, ascolta, accetta, impara, verità, accanto, no e insieme". Da qui ognuno di loro ha condiviso una riflessione tratta da un testo dello scrittore veronese come: "Accetta che le persone possono essere felici senza di te".

 

 

E ancora: "Abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo e della vera donna. Gli uomini veri e le donne vere amano nel mondo e accolgono le diversità sapendo che è questo a renderli liberi". Oppure: "Una coppia non si fonda sull’attribuire ruoli, ma sul condividerli. Non serve mettere confini, ma starsi accanto, attendersi e accettare anche i momenti di silenzio in cui sembra che non succede niente".

 

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