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Aeroporto Berlusconi, crisi di nervi per Montanari: "E allora alle Olgettine..."

Tomaso Montanari  

Salvatore Dama
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Silvio Berlusconi è scomparso da poco più di un anno. Ma alla sinistra fa più paura da morto che da vivo. Succede così che, all’indomani della decisione annunciata di voler intitolare l’aeroporto di Malpensa al Cavaliere, c’è chi impazzisce. Chi protesta. Chi sfotte. Chi inveisce sulla memoria. Chi raccoglie firme per evitare che lo scalo lombardo porti il nome dell’ex presidente del Consiglio.

Si mobilita il Partito democratico. Con un form per scegliere figure alternative a Silvio Berlusconi a cui dedicare Milano Malpensa e inviarle a Salvini. L’annuncio piovuto venerdì nel tardo pomeriggio dal ministro alle Infrastrutture ha provocato la reazione del Pd meneghino, che replica con una consultazione collettiva- dal titolo “Giù le mani da Malpensa - per scongiurare l’intitolazione dello scalo milanese al fondatore di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio. «Lo abbiamo detto a tutti i livelli e continueremo a sostenerlo sempre: intitolare l'aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi è una scelta inopportuna e sbagliata», fanno sapere dalla direzione dem milanese. «Porta di accesso e di benvenuto a Milano, alla Lombardia e all'intero Paese, Malpensa è il secondo aeroporto per passeggeri in tutta Italia», e come sostengono dal Pd «merita di rappresentare una memoria condivisa e i valori unificanti del nostro Paese».

 

La biografia di Silvio Berlusconi come sottolineano i dem milanesi «non rappresenta chi come noi combatte i valori che quel periodo ha rappresentato», dunque «abbiamo pensato di raccogliere i nomi di tutte le donne e gli uomini ai quali potremmo intitolare Malpensa, figure non divisive, che hanno saputo rappresentare non solo tutte e tutti ma anche i valori che condividiamo». Nicola Fratoianni ancora non ci crede: «Vogliono davvero intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi? Sarebbe meglio andare oltre, ci sarebbero cose più urgenti ed importanti in questo Paese».

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, a margine dei lavori dell'Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana in corso a Roma. A partire da quello che ad esempio, prosegue il leader di Si, ha segnalato la Cgil alla manifestazione di Latina, «a cui abbiamo aderito pur non potendo partecipare dato questo impegno della nostra assemblea nazionale: i milioni di persone che in questo Paese sono sfruttati, il vergognoso fenomeno del caporalato a pochi chilometri dalla capitale, l'umiliazione del lavoro. E di questo noi vogliamo occuparci. E di questo dovrebbero occuparsi non di intitolare un aeroporto», conclude Fratoianni.

«Alla scelta inopportuna e imbarazzante di intitolare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi» dice Pierfrancesco Majorino, «noi rispondiamo con una proposta molto meno divisiva e proponiamo la candidatura di Luca Attanasio, straordinario ambasciatore che si distinse per il suo costante impegno nei progetti umanitari, a sostegno delle persone più in difficoltà e perla sua passione sui temi della cooperazione internazionale e che fu ucciso in Congo in circostanze ancora da chiarire, un fatto che ancora pretende giustizia. Parliamo di un servitore dello Stato e un cittadino lombardo straordinario che ha portato nel mondo la parte migliore dell’Italia, quella che vuole più pace e giustizia», conclude il capogruppo in Regione Lombardia.

Il rettore dell’Università di Siena Tomaso Montanari è ironico: «Mi pare giusto: allo stalliere Mangano almeno la torre di controllo? Alla nipote di Mubarak, la dogana? Alle Olgettine le piste? Che vergogna!». Su X non si trova solo il suo commento, ma anche decine dimeme, segno che la notizia ha scatenato la fantasia di tanti. La famiglia e Forza Italia difendono la scelta. «Sulla decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa a mio fratello più che lieto sono felice di questo riconoscimento che la Regione Lombardia e Matteo Salvini in particolare hanno voluto riconoscere a Silvio». Lo dice all'AdnKronos Paolo Berlusconi. «Devo confessare che assisto con un certo fastidio al florilegio di dichiarazioni di esponenti della sinistra sul presidente Berlusconi. Meriterebbe che a lui fossero intestati luoghi e strutture di ogni genere». dichiara il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri.

 

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