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In Onda, la Piccolotti: "Un mistero della destra anche in Italia...". Gelata subito

Roberto Tortora
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Ora che Joe Biden ha rinunciato a correre nuovamente per la Casa Bianca e, al suo posto, il partito democratico ha scelto di puntare su quella che è la sua attuale vice, cioè Kamala Harris, che prospettive ci sono per una campagna elettorale che cambia radicalmente i connotati e rimescola le carte in vista del voto di Novembre? Di questo si discute a In Onda, il talk di approfondimento politico estivo di La7, condotto da Marianna Aprile e Luca Telese. 

Tra gli ospiti, oltre a Italo Bocchino, c’è anche Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra: “Io sono convinta che la rinuncia di Biden apra tutta un'altra partita, parte un'altra campagna elettorale. È vero che sarà difficile e l'esito non è scontato, ma la Harris può mettere in campo alcuni elementi sia identitari sia politici che possono sparigliare una partita che sembrava con Biden già persa. È vero che ci sono tensioni interne, ma ci sono anche interpretazioni che dicono ‘attenzione: Obama e gli altri sono in silenzio, perché non vogliono dare l'impressione che la Harris sia nominata dall'alto e vogliono che il consenso maturi poco a poco’, anche lasciando che lei possa conquistare i delegati, possa convincere quelli che hanno dei dubbi ed è normale che ci siano dei dubbi, perché la scelta è del tutto inusuale, improvvisa e inaspettata fino a qualche settimana fa".

 

 

 

"Se prima l'argomento di Trump contro Biden era l'anzianità, ora la situazione si è ribaltata come un boomerang contro di lui, perché quello anziano è lui. Il secondo argomento è JD Vance, il suo vice: è antiabortista, vuole il divieto d'aborto in tutti gli Stati, è contro il divorzio e penso di non sentire un politico contro il divorzio non so più da quanti decenni, ma c’è ed è quello candidato a fare il vice-presidente degli Stati Uniti. Poi non si sa come faccia a essere contro il divorzio sostenendo Trump, che ha divorziato più volte e che ha diversi figli da diverse mogli, ma questo è un mistero della destra che anche in Italia abbiamo dovuto diverse volte accettare. Poi è contro i matrimoni gay, contro i migranti. L'ultima vittoria di Biden – e conclude la moglie di Nicola Fratoianni - si basò sulle minoranze, sulle donne e i giovani, ora credo che la Harris possa mobilitare questi tre settori della società e può vincere”.

 

In Onda: guarda qui il video di Elisabetta Piccolotti

 

Meno enfatico è, invece, il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, che in collegamento spiega le difficoltà che incontrerà la Harris adesso: “Che la strada sia in salita ci sono pochi dubbi, l'unica certezza è che perlomeno i democratici proveranno a combattere in questa campagna elettorale, cosa che era diventata impossibile quando tutta la competizione si stava concentrando sul fatto se Biden fosse in grado di svolgere quel ruolo, quanto fosse grave la sua malattia, quanto il presidente fosse ancora presente, lucido e capace di guidare una superpotenza come gli Usa. Questo tema si toglie di mezzo dalla campagna elettorale, adesso Kamala Harris può combattere su programmi, politica, strategia, idee. Che questo la porti alla vittoria, però, tutti i sondaggi dicono che in questo momento è estremamente difficile, anche perché deve recuperare molto anche per come è apparsa in questi anni".

 

 

 

"Quando Biden la scelse come vice presidente si disse che era un politico tradizionale, grigio, uomo del palazzo e si disse che la Harris doveva essere l'elemento dirompente. Poi questo non è accaduto, lei è scomparsa dal dibattito pubblico, la sua presenza è diventata impalpabile. Ora deve dimostrare se quello che è accaduto è per mancanza di leadership e personalità o frutto solo di una condizione che non glielo permetteva. Ha nei confronti di Trump un peso enorme da sostenere, vediamo, perlomeno i democratici possono essere in gara, che poi possano vincere è molto complicato”.  

In Onda: guarda qui il video di Luciano Fontana

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