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Chiara Valerio, la stanza in hotel non è pronta? Scatta il delirio: "Colpa del capitalismo"

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Foto: Chiara Valerio

Michele Zaccardi
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L’estate, si sa, porta sempre con sé qualche disavventura, piccola o grande che sia. Di solito, ne parliamo con amici e parenti al rientro dalle ferie e tutto finisce lì. Ma questo vale per i comuni mortali come noi, non certo per i vip radical chic. Già perché i sedicenti intellettuali, spesso firme dei giornali progressisti, ci tengono a farlo sapere a tutti. E così, ad agosto, i quotidiani che li ospitano si riempiono di geremiadi sulle loro vacanze rovinate. Prendiamo il noto comunista Vauro, che per inciso fa pure il vignettista.

Ecco: sul Fatto Quotidiano di qualche giorno fa, Vauro ha voluto raccontare la sua terribile esperienza su un volo Ita. Partito da Lampedusa e atterrato a Roma Fiumicino, nota subito il “clamoroso” ritardo: 40 minuti. E vabbè. Poi però ecco la perla, anzi «la beffa»: a Fiumicino «davanti al nastro» racconta a Vauro, «in attesa dei bagagli imbarcati, sul display è apparso il claim “volo atterrato” e dopo mezz’ora circa la scritta “consegna bagagli ultimata”». Ma i bagagli non erano arrivati. E il povero Vauro ha dovuto aspettare più di due ore per riaverli.

E che dire di Chiara Valerio, la scrittrice - femminista - matematica, nonché amica di Michela Murgia? Beh, lei qualche giorno fa su La Stampa ha voluto renderci edotti del fatto che siccome è una che arriva sempre molto in anticipo in albergo, visto che viaggia tanto e lavora tanto, è il sottotesto, non trova mai la camera rassettata «prima delle 14, talvolta le 15». E insomma deve aspettare nella hall. Una vera tragedia, non c’è che dire. E la colpa di chi sarebbe? Beh, ovvio del capitalismo. «Questo mi pare dipenda sempre da quella fastidiosa abitudine del capitale a decidere, a detrimento di tutti, che non ci vogliono dieci persone per fare un lavoro da dieci persone, ma ce ne vogliono cinque, o due» sostiene convinta Valerio.

Ma in questo agosto rovente non poteva mancare la sceneggiata di Selvaggia Lucarelli. Invitata in Calabria per ritirare un premio, pochi minuti dopo esser salita sul palco, la firma del Fatto Quotidiano se n’è andata. Piccata, a quanto pare, da una domanda della presentatrice della serata su Fedez. «Non capisco cosa c’entri» si è subito impermalita la Lucarelli, che ha detto di essere «stata trattata come una cretina». La giornalista ha spiegato: «Sono venuta qui da Milano, rinunciando alle mie vacanze (...) sono stata tre ore seduta a guardare gli ospiti prima di me e di essere trattata in questo modo non ho voglia... Quindi ringrazio il pubblico, torno al prossimo anno e spero che l’accoglienza sia diversa».

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