"Siamo calmi, la cosa ha suscitato quello che sappiamo non soltanto in Francia ma anche in Italia eccetera...": Corrado Augias, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7, lo ha detto a proposito della condanna e della successiva dichiarazione di ineleggibilità di Marine Le Pen in Francia. "Io non so quali sono le motivazioni di quella sentenza - ha spiegato il giornalista - so che è stata un'indagine molto lunga e credo che nessun giudice, per quanto esposto sia a possibili scrutini, critiche, minacce, si esporrebbe a un tale rischio se non fosse in possesso di prove".
Poi, in maniera provocatoria ha chiesto: "Allora che dobbiamo fare? Abbiamo delle prove che lì sono stati rubati, frodati, degli importanti fondi alla comunità europea, non dobbiamo condannare Le Pen come dovremmo condannare Giovanni Floris solo perché Le Pen è un candidato alla presidenza della Repubblica? O siamo tutti uguali davanti alla legge?".
Floris gli ha fatto notare, in un secondo momento, che "sono finiti nelle maglie della giustizia un po' tutti i leader mondiali della destra, Marine Le Pen, Donald Trump, Georgescu, Bolsonaro, Berlusconi, Matteo Salvini che alla fine se l'è cavata". "Può anche darsi che ci siano dei giudici che si fanno strumenti della lotta politica e condannino - ha replicato Augias - però se così fosse quando escono le motivazioni della loro sentenza si dovrebbe vedere no?". "Ma la gente li ascolta i giudici?", gli ha chiesto il conduttore. E l'ospite, in preda allo sconforto, ha chiosato: "Mi cadono le braccia".
"Le Pen condannata? Siamo calmi...": Augias a DiMartedì, guarda qui il video