Fin da subito Vittorio Feltri, fondatore di Libero, è stato convinto della innocenza di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere con l'accusa di aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto del 2007 nella villetta in cui viveva insieme a genitori e fratello a Garlasco. Oggi, 18 anni dopo, c'è una nuova inchiesta a Pavia che vede Andrea Sempio, amico di Marco fratello di Chiara, indagato formalmente per concorso in omicidio. E Feltri ha una sola certezza: questa vicenda "mette la magistratura nel ridicolo".
Pochi giorni fa sono venute alla luce le intercettazioni in cui Ermanno Cappa, padre di Stefania e Paola, le famose "gemelle K" cugine di Chiara, si diceva "infastidito" dall'appoggio di Feltri a Stasi. "Voleva infangarmi? Non me ne frega niente. Eppoi non so nemmeno chi sia questo avvocaticchio... Per me uno che fa una cosa del genere è un avvocaticchio. Perché vuole screditare uno come me che fa il cronista, mica ero il pm?", riflette oggi Feltri in una intervista al Corriere della Sera.
Garlasco, il maresciallo accusa: "Indagavo sulle Cappa, mi hanno fermato"
Come ne “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, anche il delitto di Garlasco sembra un romanzo costellato ...Stasi, sottolinea, "l'ho sempre difeso, lo difendo ancora e lo difenderò sempre. Non perché è una mia mania, ma se uno viene assolto in primo grado, viene assolto in Appello e poi arriva la Cassazione che dà degli imbecilli a quei giudici, che cosa devo dire? In quale Paese un processo si rifà tutte queste volte?".
"C'erano diversi elementi che mi facevano dubitare di come stava agendo la magistratura - sottolinea -. Ho capito che poteva finire male, e infatti è stato così". E oggi Feltri nutre perplessità anche sull'inchiesta su Sempio: "Non mi convince. Mi sembra che stiano facendo un gran casino»". Le indagini "andavano fatte bene subito, dopo 18 anni non trovi niente e infatti non mi sembra che ci sia niente di nuovo così interessante da poter dire che siamo vicini al punto di risolvere il caso, o almeno questa è la mia sensazione".
Resta il senso di caos per la confusione creatasi ("Mi sembrano tutti un po' ubriachi") e l'amarezza per il fatto che "una persona assolta per due volte sia in galera da dieci anni. Vi sembra normale?".