San Francesco d’Assisi era un uomo estremo non un estremista, capiva la povertà non la miseria, guardava alle cose del mondo con amore non con il senso del possesso, esigeva rispetto per i malati che voleva incoronare e per i carcerati, lui che aveva conosciuto il buio del carcere», ha detto il poeta Davide Rondoni, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni degli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi, durante la presentazione - nella sala polifunzionale della Presidenza del consiglio- di un ricco programma di eventi. «L’anniversario non avrà solo un valore religioso ma anche civile per ciò che san Francesco ha ancora da insegnare agli italiani», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Si comincia domani 4 ottobre ad Assisi giorno in cui è stata appena approvata (ieri all’unanimità da Camera e Senato) la Festa Nazionale di San Francesco (dal 2026)- con la solenne celebrazione nella Basilica Santa Maria degli Angeli alla presenza del premier Giorgia Meloni. A sorpresa, è stata annunciata anche la partecipazione di Papa Leone in una giornata ancora da stabilire. Prevista l’ostensione del corpo del santo e, nel fitto calendario di eventi dedicati a Francesco, previsti approfon«S dimenti culturali, spettacoli teatrali, concerti, cammini, e azioni di volontariato nelle carceri con il “Festival di musica indipendente”, negli ospedali con iniziative rivolte ai ricoverati.
CARCERE E OSPEDALE
Al santo sarà intitolato anche il carcere minorile de L’Aquila, e il 12 ottobre, per la marcia Perugia-Assisi, sarà accolto il sindaco di Betlemme, per ricordare il gemellaggio tra le due città. «San Francesco è l’esempio della nostra cultura improntata al dialogo, all’apertura culturale verso la conoscenza universale che deve essere d’aiuto all’uomo di oggi», ha commentato il presidente della Commissione Cultura, patrimonio culturale, istruzione pubblica e ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato, Roberto Marti.
A evidenziare l’aspetto universale e profondamente contemporaneo del pensiero di Francesco è stato anche frate Piloni, ministro dei frati minori, che ha parlato delle giornate dedicate alla morte: «La morte non è la fine è nella vita e noi vogliamo accompagnare l’uomo nel mistero». Così ci ha insegnato San Francesco nel chiamare perfino la morte “sorella” nel famoso Cantico delle creature, come fa lo scienziato che studia la morte come fenomeno della vita stessa, nel Dna che misura il tempo biologico. Così negli eventi: Convegno Sorella Morte (19-22 marzo 2026 Assisi); Forte come la morte è l’amore (9-11 gennaio Assisi); Amati da Dio (18-20 settembre 2026 Assisi); e La festa degli Angeli (20 settembre 2026 Assisi).
San Francesco, ufficiale: il 4 ottobre torna festa nazionale
...Nel calendario che è possibile consultare (www.sanfrancescovive.org) frate Piloni ha ricordato gli intenti del comitato nazionale per le celebrazioni che definisce l’impegno nelle iniziative durature nel tempo, come per esempio la volontà di costruire un “hospice pediatrico”, ricordandoci che oltre alle basiliche le uniche cose che produce la Chiesa sono gli ospedali, perché è vicina alla scienza. Il frate, appena rientrato da Gerusalemme, ha ricordato che: «La Cei, insieme soprattutto al patriarca Pizzaballa, ha dato una notizia: verrà aperto un ospedale a Gaza». Azioni concrete come concreto era Francesco divenuto santo e patrono d’Italia, nato ricco come la sua amica Santa Chiara, di origini aristocratiche, che lui aiutò a ribellarsi alla famiglia che vedeva le donne destinate al matrimonio e alla procreazione. Un femminista, un ecologista, scelse la povertà, il poverello d’ Assisi, il giullare di Dio, il mistico, che ammansì il lupo - metafora Homo homini lupus - ricordandoci che l’uomo è l’animale più feroce in natura. Rondoni ha insistito sulla parola amore e bontà come evangelicamente richiesto e prosaicamente consentito a chiunque per ricordarci che «amare qualcuno non è possederlo». E ancora amore verso l’uomo e il pianeta che abita, come cantava il santo Laudato si mi Signore, divenuto il titolo dell’enciclica di Papa Francesco. E per tornare bambini ovvero “creature perfette” si potrà assistere al Festival delle Creature (8-9 ottobre 2025 Assisi palazzo Municipale ore 9), oppure al Maxxi il Museo di arte contemporanea di Roma per la mostra dedicata a Francesco Creature e Creativi.