Plotone di esecuzione da Lilli Gruber a Otto e mezzo contro il governo Meloni. Ospiti d'eccezione: il solito Massimo Gianni e l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Come sempre nello studio televisivo di La7 si gioca al tiro al bersaglio contro Giorgia Meloni. E, in particolare, contro i risultati economici dell'Esecutivo di centrodestra, che peraltro è appena stato esaltato dal Financial Times. Ma tant'è.
"Da Renzi e Gianni ho ascoltato il racconto di un'Italia che non è l'Italia reale - ha spiegato Italo Bocchino, ospite della Gruber -. Perché se fosse come dicono Renzi e Giannini noi non avremmo avuto in questi tre anni un milione di posti di lavoro in più, il Pil sempre positivo, non avremmo avuto lo spread sempre in calo".
"Ti voglio ricordare solo zero", lo ha interrotto Massimo Giannini. "Non avremmo avuto lo spread in calo fino ad arrivare a 74-75 punti - ha replicato Bocchino -. Allora parliamo della manovra povera. Prima entriamo nei fatti. Perché é povera la manovra? La manovra è povera perché qualcuno ha svuotato la cassa. Perché quest'anno noi dobbiamo pagare il ratio del superbonus per circa 40 miliardi. E quindi è inutile che si discuta. Sta sul groppone delle opposizioni che hanno ragionato su quello".