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Nicola Gratteri cita di nuovo Falcone, il giallo: ecco cosa non torna

sabato 15 novembre 2025

2' di lettura

"Ci risiamo, il procuratore Gratteri ha deciso ancora una volta di frugare tra le memorie di Giovanni Falcone per provare a rimediare alla figuraccia sulla presunta frase con cui ha schierato Falcone stesso contro le carriere separate". A dirlo è Davide Varì, direttore del Dubbio, in un articolo firmato insieme a Damiano Aliprandi. I due giornalisti tornano sullo scivolone del procuratore di Napoli e riferiscono che "stavolta ha tirato fuori l’intervento (bellissimo) che Falcone fece all’Istituto Gonzaga dei Gesuiti di Palermo l’8 maggio del ’92. Quel documento lo abbiamo anche noi. Ma integrale, non un frammento decontestualizzato ad arte per dimostrare l’indimostrabile, ovvero che Falcone era contrario alla separazione tra giudice e pm". 

Da qui la spiegazione dell'"errore": "Il punto – si legge – è che quell’intervento di Falcone fa riferimento a un dibattito relativo all’autonomia dei magistrati dalla politica, ma anche della politica dai magistrati. Ecco il passaggio integrale che evidentemente Gratteri non deve aver visto: ‘Il pubblico ministero è sì un organo giudiziario, ma, non essendo titolare della potestà di giudicare, neppure può dirsi giudice in senso tecnico. Quali che possano essere nel concreto le soluzioni da adottare, un punto mi sembra fondamentale: il pm deve avere un tipo di regolamentazione differente da quella del giudice, non necessariamente separata. E ciò non per assoggettarlo all’esecutivo, come si afferma, ma al contrario per esaltarne l’indipendenza e l’autonomia'".

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Insomma, per Il Dubbio "la separatezza di cui parla Falcone, qui, non è tra giudice e pm, ma tra i diversi poteri e organi dello Stato. Falcone si era trovato isolato dai suoi colleghi proprio perché aveva accettato di andare a Roma e dialogare con tutte le anime dello Stato per meglio combattere la mafia. Ma è soprattutto quella frase iniziale di Falcone sul ruolo del pm, che chiude il cerchio, e che vale la pena di rileggere ancora: ‘Il pubblico ministero è sì un organo giudiziario, ma, non essendo titolare della potestà di giudicare, neppure può dirsi giudice in senso tecnico’. Il pm non è un ‘para-giudice’, per Falcone. Più chiaro di così". Forse non per Gratteri.

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giovanni falcone

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