"Non vedo debacle elettorali": Italo Bocchino lo ha detto nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, commentando gli esiti delle regionali in Campania, Puglia e Veneto. Nelle prime due ha trionfato il centrosinistra e nell'ex regione di Zaia il centrodestra.
"Ricordo a tutti noi che le elezioni regionali sono la bestia nera dei governi e delle maggioranze di governo, però per il governo Meloni non sono state nel totale una bestia nera. Si è votato in questa tornata in sei regioni, ognuno si è preso le sue regioni. La Lega e Zaia insieme cinque anni fa alle regionali avevano il 60%, adesso hanno meno del 40. I 5 Stelle e il Pd e il centrosinistra in Campania avevano l'80% cinque anni fa, adesso hanno il 60". Tutto sommato, insomma, gli equilibri non sono mutati.
"Secondo me il trionfalismo della sinistra è inutile", ha poi aggiunto il direttore editoriale del Secolo d'Italia, precisando però che "l'unico trionfalismo che a me piace stasera è quello di Elly Schlein". Parole che hanno spiazzato tutti in studio. E che Bocchino si è affrettato a spiegare: "Il suo trionfalismo è interessante solo all'interno del campo largo perché se la Schlein esce rafforzata da queste elezioni regionali, ovviamente si rafforza la sua leadership, che è la cosa migliore per la destra, intanto perché la Schlein caratterizza molto a sinistra la coalizione e poi perché anche lei, come la Meloni, vuole un sistema bipolare".
"Quindi può stare tranquilla Giorgia Meloni?", gli ha chiesto Gruber. E lui: "Poco fa, prima che andassimo in onda, questa rete ha dato l'ultimo sondaggio sulle politiche nazionali e Meloni è salita di un altro 0,3%, FdI sta al 31,6% e la coalizione sale. Le elezioni regionali sono fatte apposta per far cadere i governi, qui questo governo non scricchiola nemmeno".
"Perché mi piace il trionfalismo di Schlein": Bocchino a Otto e mezzo, guarda qui il video