Un boomerang per Francesca Albanese. Il commento sull'assalto pro-Pal a La Stampa ha scatenato la reazione bipartisan. Dopo le prime critiche giunte dal centrodestra, ecco che anche la sinistra si smarca dall'ormai ex paladina dei compagni. A scomunicarla, ora, ci pensa Laura Boldrini. "Io penso che Albanese abbia fatto un grande lavoro come relatrice speciale, ma non posso condividere quello che ha detto. L'affermazione sull'attacco alla redazione della Stampa non la condivido e ritengo che sia sbagliata. Un attacco va condannato, punto. Senza se e senza ma", tuona l’ex presidente della Camera. E pensare che proprio la Boldrini per prima aveva aperto le porte di Montecitorio alla giurista accusata di simpatie verso Hamas.
Insomma, in queste ore la sinistra è in fuga da Albanese. Prima di Boldrini c'è stato Angelo Bonelli, al bis di gaffe dopo Soumahoro: "Non ci possono essere giustificazioni di nessun tipo. Francesca Albanese ha condannato e si doveva fermare a quel punto. I giornalisti fanno il proprio mestiere, bisogna rispettare il gioco della democrazia". Stiamo parlando dello stesso Bonelli che la voleva candidata al Nobel per la Pace.
Laura Boldrini bloccata in Cisgiordania: scontro tra Pd e Farnesina
Il Partito democratico smentisce la Farnesina su quanto successo in Cisgiordania. Una delegazione di sei parlamenta...Di fronte a tutto questo la diretta interessata non si scompone. Anzi, arriva addirittura a paragonarsi a Dante: "Purché mi sia risparmiato l'esilio perpetuo", ha scritto sul social X, rispondendo a un tweet di Tgcom24, che riportava il pensiero di Funaro. Che l'esilio coincida con la sua terra, la Campania? Nella squadra di assessori della futura giunta Fico spunta proprio il nome di Francesca Albanese. Sostenuta dal M5s. Non a caso il partito di Giuseppe Conte è l'unico a usare toni morbidi contro Albanese anche dopo le parole sull’assalto a La Stampa.




