Come si fa a misurare la “sfiga” nel calcio? È praticamente impossibile, come lo è d’altronde nella vita vera: fortuna e sfortuna sono concetti astratti, sono sensazioni che sfuggono alla realtà e quindi non è possibile comprovarle. Fatta questa premessa, si può comunque provare a dare un peso alle cosiddette “sfighe calcistiche”, associandole a determinate situazioni e facendo gli adeguati distinguo.
Prendiamo ad esempio il Napoli, al quale sono bastate venti partite per ammazzare il campionato: un dominio di tale portata non è una novità assoluta, ma lo è il fatto che ad esercitarlo è una squadra diversa dalla Juventus. Dominio che è confermato dai numeri e che va oltre la sfiga: il Napoli è la seconda squadra ad aver preso più pali e traverse (10 in tutto), ma ciò non ha influito minimamente sui risultati. Una spiegazione più che plausibile è che gli uomini di Spalletti hanno prodotto una mole di gioco così elevata che il numero di legni è una diretta conseguenza, ma non sposta gli equilibri.
Anzi, se guardiamo agli xG - ovvero alla statistica più di moda, quella che misura i goal “attesi” in base alle occasioni create - notiamo che il Napoli ha addirittura segnato più di quanto ci si aspettava: 51 reti a fronte delle 45 previste, e questo al netto dei legni. Caso diametralmente opposto è invece quello della Roma, che guida la classifica della sfiga con la bellezza di 13 pali e traverse. In questo caso specifico, parlare di sfortuna non è del tutto errato: la squadra di Mourinho non eccelle dal punto di vista del gioco, ma la vera differenza con il Napoli è che ha un’alta percentuale di errore o sfortuna nelle occasioni create.
Gli xG la dicono lunga: la Roma ha segnato appena 28 goal a fronte di 39 previsti, quindi stavolta ha senso parlare anche di sfiga in relazione ai 13 legni che hanno privato i giallorossi di punti potenzialmente preziosi. Nessuna squadra ha un divario così elevato tra xG e reti segnate, quindi per quanto giochi un calcio poco brillante, improntato più sul non prenderle e vedere che succede, la Roma ha sicuramente qualche punto in meno rispetto a quello che avrebbe meritato. L’altro lato della medaglia è invece rappresentato dalla Lazio, che è la squadra che ha segnato di più (37 reti) rispetto agli xG (30) e nonostante i 9 legni. Ciò dimostra che quest’ultimi andrebbero analizzati singolarmente, perché il dato compatto non può determinare quanto sposti realmente gli equilibri, anche perché ha un valore alto nel conteggio degli xG, che nel caso della Lazio sono comunque più bassi dei goal effettivamente segnati.
Per fare un altro esempio di quanto sia volatile il concetto di sfiga nel calcio, si può prendere in esame la Sampdoria. Pur avendo colpito soltanto un legno (8) in meno della Lazio, i blucerchiati hanno un pessimo rapporto xG/reti segnate, il secondo peggiore di tutta la Serie A: hanno realizzato appena 10 goal a fronte di 18 “attese”, quindi i pali e le traverse hanno sicuramente avuto un peso significativo. Tutte le altre squadre sono più o meno nella norma nel rapporto xG/legni/reti segnate, quindi le vere sfigate restano Roma e Samp: la prima avrebbe potuto avere qualche punto in più nella corsa Champions, la seconda lo stesso ma nella lotta per la sopravvivenza in Serie A.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.