Olbia, 26 mag. - (Adnkronos) - La Gallura non ci sta e non accetta il risultato del referendum abrogativo delle Province regionali sarde del 6 maggio scorso. Del resto e' una delle tre province (le altre sono Carbonia-Iglesias e l'Ogliastra) dove il quorum referendario, fissato al 33% degli iscritti alle liste elettorali, non e' stato raggiunto: in provincia di Olbia-Tempio la percentuale dei votanti e' stata del 26,86%, appena 34.840 elettori su 129.704. La piu' bassa nell'isola. "Partendo dalla periferia si puo' riformare il sistema delle articolazioni dello Stato a tutti i livelli, da quello centrale a quello locale", sottolineano i capigruppo di maggioranza e opposizione del Consiglio provinciale Olbia Tempio eletti nel 2005 che, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori, ma anche della volonta' dei cittadini espressa nei referendum abrogativi, hanno deciso di investire la Prima commissione consiliare, Affari istituzionali, di un importante compito. Integrata dalla presenza di tutti i consiglieri la Commissione avra' la responsabilita' di elaborare una proposta di riassetto complessivo, forte e concreta, delle articolazioni dello Stato in Gallura, avviando una serie di consultazioni con tutte le istituzioni locali , i parlamentari, i consiglieri regionali, i sindaci , le forze datoriali e sindacali, "non accettando scelte calate dall'alto e totalmente avulse dal nostro territorio", hanno detto in conferenza i capigruppo. (segue)
