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Caso Lusi, la Procura non indagherà su Rutelli

Milioni di euro rubati alla Margherita, i pm: inchiesta solo sull'ex tesoriere. Salvi l'ex segretario ed Enzo Bianco

Giulio Bucchi
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La Procura di Roma ha iscritto l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, attualmente recluso nel carcere di Rebibbia, anche per il reato di calunnia nei confronti del senatore Francesco Rutelli. E' quanto emerso dagli accertamenti compiuti dalla Procura di Roma a seguito dell'interrogatorio a cui era stato sottoposto Lusi il 28 giugno scorso. La Procura non indagherà, dunque, sull'ex segretario della Margherita Rutelli ed Enzo Bianco, tirati in ballo da Lusi secondo cui i due leader non solo erano a conoscenza dei movimenti illegittimi di soldi dalle casse del partito a fini privati ma che anzi avevano sottoscritto un patto per spartirsi il denaro. Lusi è in carcere perché ritenuto responsabile dai pm dell'ammanco di circa 25 milioni di euro. Nei giorni scorsi lo stesso Rutelli aveva presentato un esposto in Procura denunciando Lusi per le affermazioni che aveva fatto nel corso del suo interrogatorio. Rutelli soddisfatto - "Siamo soddisfatti perché questo è il segno della coerenza con la quale la Procura della Repubblica sta affrontando questo delicato caso. Ci attendiamo ora che rapidamente si concluda l'indagine principale", hanno commentato i legali della Margherita, gli avvocati Alessandro Diddi e Titta Madia. L'avvocato Luca Petrucci, difensore di Lusi, ha invece fatto spallucce: "La situazione non mi sembra modificata rispetto a prima. Aspettiamo di conoscere i riscontri fatti della Procura della Repubblica a seguito dell'interrogatorio di garanzia fatto dal mio cliente davanti al gip Simonetta D'Alessandro. Ora ci attendiamo che personalmente Lusi possa  essere sottoposto a nuovo interrogatorio perché chiarisca i fatti che gli vengono addebitati".

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