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Appello di Monti ai falchi del rigore: se lo spread resta alto, avremo governo anti-Ue

L'avvertimento del premier prima della riunione della Bce

Lucia Esposito
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A poche ore prima dell'inizio del board della Bce, Mario Monti lancia da Helsinki un avvertimento:  "Lo spread alto non porta a buone politiche e a riforme economiche ma all'esatto opposto, perché posso assicurare che se lo spread rimarrà alto per qualche tempo, andrà al potere in Italia un governo non europeista, antieuro e non favorevole alla disciplina di bilancio". E' il monito che Monti ha lanciato ai falchi della Bundesbank, da Helsinki durante una riunione della Confindustria tedesca: parole che sembrano rispondere indirettamente alle osservazioni fatte dal presidente della Banca tedesca Jens Weidmann: Se i Paesi che stanno facendo, a giudizio di Bruxelles, quello che devono fare e non vedono riconosciuto questo a livello di spread - ha proseguito Monti - allora c'è un problema perché agli occhi dei cittadini vengono messe in dubbio la bontà delle politiche economiche del governo e la bontà del progetto europeo". Questo è un problema che va preso in considerazione in prospettiva non italiana ma europea", ha poi sottolineato Monti rispondendo alle domande dei cronisti a margine del seminario e, sempre a proposito delle parole di Weidemann, ha aggiunto:   "C'è una tesi per cui tassi di interesse altri costringono i governi a fare le riforme e sono una buona cosa, in parte in passato questo è stato vero, ma oggi per valutare le riforme che un governo fa ci sono strumenti migliori, come le valutazioni della commissione Ue. Se Paesi che, a giudizio della commissione Ue, stanno facendo quello che devono fare e non vedono riconosciuto questo in termini di spread, c'è un problema perchè agli occhi dei cittadini vengono messe in dubbio la bontà delle politiche economiche del governo e la bontà del progetto europeo".  Questioni interne Mario Monti  ha parlato anche delle questioni interne, è  tornato ad auspicare una nuova legge elettorale, anche per ridare credibilità ai partiti. "Sono fiducioso che i partiti riflettano sul gap che si è creato tra cittadini e partiti in termini di credibilità", ha detto il presidente del Consiglio nel corso di un seminario della confindustria svedese a Helsinki.   "Spero che lavorino duramente, approfittando di questa parentesi di un governo tecnico, per migliorarsi e spero che raggiungano rapidamente un accordo su una nuova legge elettorale che dia credibilità al sistema politico".   "La legge elettorale, se - ha sottolineato a margine dei lavori - ci sarà una nuova legge elettorale, contribuirà molto a rasserenare fin d'ora le aspettative degli italiani e degli stranieri sull'Italia, perchè la ripresa del normale percorso politico con le elezioni e dopo le elezioni avverà su una base più solida"

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