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Senza vergognaBatman fa ricorso in tribunaleper essere "riassunto" dal Pdl

Nello stesso giorno in cui i finanzieri lo arrestavano, ha fatto presentare dai suoi legali richiesta di reintegro come capogruppo

Matteo Legnani
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La mattina del 1 ottobre scorso i finanzieri si sono presentati in una delle tante case (quella pariolina) di Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, per eseguire l'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna e appena firmata dal gip. Appena qualche ora dopo la stessa mattina l'ufficiale giudiziario bussava alla porta del gruppo Pdl alla Regione Lazio notificando un atto del tribunale civile di Roma. Quando i legali del nuovo capogruppo, Chiara Colosimo, hanno aperto la busta con l'atto giudiziario, si sono increduli stropicciati gli occhi: l'atto notificato portava la firma dello studio legale Rosati dei Roma ed aveva per oggetto il «ricorso per l'impugnazione di deliberazione assembleare con istanza di sospensione ex art. 23 c.c.». Lo traduciamo in parole povere, uscendo dal giuridichese: lo studio legale rappresentava proprio Fiorito, che con quell'atto chiedeva l'annullamento della sua destituzione avvenuta il 24 luglio scorso e quindi l'immediata reintegra alla guida del gruppo Pdl del Lazio. Leggi l'articolo integrale di Franco Bechis su Libero in edicola oggi 11 ottobre

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