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"Lavoro in nero in casa Fornero"Contratti irregolari al Ministero

In arrivo gli emendamenti al ddl lavoro

Sono 338 i dipendenti dell'Isfol con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa che in realtà avevano rapporti di lavoro subordinati

Ignazio Stagno
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Precariato irregolare dentro il Ministero del lavoro. "La voro in nero in casa Fornero". Così si chiama l'assemblea dei lavoratori dell'Isfol, l'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori. I dipendenti di questo istituto statatle sono dei co.co.co. irregolari. A scoprire la situazione imbarazzante è stato lo stesso ministero del lavoro. Gli ispettori provinciali di Roma dopo un lavoro durato dal 2007 al 2010 sono arrivati ad una conclusione sconcertante: "L'Isfol ha utilizzato gli ex collaboratori come veri e propri lavoratori dipendenti. I contratti utilizzati da questo Istituto sono risultati essere non genuini in quanto hanno celato veri e propri rapporti di lavoro subordinato". Inomma il Ministero non scivola su una piccola buccia di banana ma su 338 lavoratori con co.co.co. falsi su un totale di 630 dipendenti. La metà. Un dato davvero imbarazzante per Elsa Fornero, Ministro del Lavoro. Ma il dicastero non vuole riconoscere le proprie responsabilità. Anzi. Il Ministero ha inoltrato ricorso alla commissione regionale ed è in causa contro gli sfortunati dipendenti dell'Istituto. Nato nel 1974 si occupa di trasformare ricerche, analisi e sondaggi di mercato del lavoro in programmi da applicare nella pubblica amministrazione. L'Isfol ha già rischiato diverse volte la chiusura. Sia Berlusconi che Monti hanno pensato di sciogliere l'istituto. Ora si parla di una fusione con Italia Lavoro, l'agenzia che lavora a braccetto con il Ministero. Ma anche lì si farebbe un errore di valutazione. L'Isfol diventando un'agenzia rischia di diventare un ente dalla doppia faccia con un conflitto d'interessi. l'istituto dovrebbe attuare le politiche del ministero e poi valutarle. Due cose ben distinte e separate. Ma in questo momento resta il poblema dei lavoratori che meritano una spiegazione dalla fornero.

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