Piemonte: dibattito in Regione sulle riforme costituzionali
Torino, 2 apr. (Adnkronos) - Lungo dibattito oggi in Consiglio regionale del Piemonte sulle proposte di riforma costituzionale presentate dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome e dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome, quale contributo al governo sulla riscrittura del titolo V della Costituzione e sulla riforma del Senato. Il documento, su proposta del presidente Valerio Cattaneo, non è stato posto in votazione ma sarà comunque inviato alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome. "Una riforma è necessaria ma l'approccio è superficiale", ha affermato il capogruppo dell'Idv, Andrea Buquicchio, "si vuole trasformare il Senato in un organismo senza più poteri significativi, rafforzando il potere centrale a scapito delle regioni". "Non condivido il superamento del bicameralismo paritario perché per frenare lo strapotere politico bisogna contrapporre altri poteri", ha detto la presidente Fds Eleonora Artesio, mentre secondo Monica Cerutti, presidente Sel, il dibattito "ha assunto un grado di semplificazione sconcertante, con un'attenzione solo concentrata sui costi della politica". Il consigliere Giampiero Leo (Ncd) ha invece denunciato "il dilagare di provvedimenti a livello nazionale che stanno limitando fortemente la democrazia, a cominciare da un Parlamento di nominati e non più di eletti". "Sta avanzando un modo di fare politica antidemocratico", ha proseguito Luca Pedrale (Fi), capogruppo di Forza Italia, che ritiene il documento posto in discussione "ambiguo", "ad esempio sul riparto delle competenze, oltre al fatto che i rappresentanti degli enti locali dovrebbero essere scelti dal popolo e non dalle assemblee già esistenti". "Le riforme importanti si fanno col tempo e non galoppando e quindi non parteciperò al voto", ha commentato Carla Spagnuolo (Fi). (segue)