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Tutti gli uomini (e le donne) di Matteo Renzi: le poltrone e gli incarichi finiti a fiorentini e toscani

Giulio Bucchi
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Lo chiamano Giglio magico, ma a contare i nomi e le poltrone più che un fiore sembra una quercia. Da quando è diventato premier, lo scorso 22 febbraio, Matteo Renzi ha promesso di andare "di corsa" e di "cambiare verso". Tra tante parole, qualche fatto l'ha realizzato: un numero spropositato di suoi amici o fedelissimi ha trovato una collocazione prestigiosa nei Palazzi del potere romani. C'è la ministra, c'è la Vigilessa, c'è "Il lampadina" e pure il Paparazzo. Fiorentini, della città o della provincia, hanno trovato una nuova casa: più lontana da Palazzo della Signoria ma decisamente a due passi da Palazzo Chigi. Le donne di Matteo - I più noti toscani de Roma sono il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi e l'onorevole Luca Lotti, così biondo da essere stato soprannominato I' lampadina. In rampa di lancio, ora, c'è anche Simona Bonafè, varesina di nascita ma politicamente toscanissima. Assessore a Scandicci, con la Boschi è stata tra le coordinatrici della campagna di Renzi per le primarie democratiche 2012, è diventata l'ombra di Matteo e ora è capolista nella circoscrizione Centro alle europee.  Poltrone e nomine - Tra le donne del premier rischia di arrivare, tra qualche tempo, anche Antonella Manzione: già dirigente della polizia municipale a Firenze e direttore generale del Comune, era stata indicata da Renzi per la guida del dipartimento Affari giuridici legislativi di Palazzo Chigi. La Corte dei Conti, per il momento, ha bloccato tutto. Caso singolare: il fratello di Antonella, l'ex magistrato Domenico Manzione, è sottosegretario al Viminale (prima che arrivasse Renzi). Nella squadra di sottosegretari, capi-dipartimento e affini sta per entrare Giuliano da Empoli, presidente del prestigioso Gabinetto Viesseux di Firenze, ex assessore alla Cultura e prossimo consigliere politico del presidente del Consiglio. Come sottolinea Filippo Ceccarelli su Repubblica, non potevano mancare nomine toscane nei consigli d'amministrazione delle grandi partecipate statali: Alberto Bianchi (Enel), Fabrizio Landi (Finmeccanica), Elisabetta Fabri (Poste), Marco Seracini (Eni). Nell'ombra, ma non troppo, il gran visir degli affari renziani: Marco Carrai, l'uomo più potente di Comunione e Liberazione e Compagnia delle Opere in Toscana, gran cerimoniere della diplomazia renziana tra politica e alta finanza. Poca trasparenza - Poi c'è il paparazzo. Tiberio Barchielli, storico fotografo di Rignano sull'Arno (il paese del premier), è passato in poche settimane dalle belle ragazze in bikini del sito che dirige (Gossip Blitz) a Palazzo Chigi: è lui l'autore degli scatti ufficiali di Renzi con i leader del mondo Obama, Hollande, Cameron. Come sottolinea L'Espresso, in nome della trasparenza da sempre sbandierata il premier potrebbe far sapere quale sia, se c'è, il compenso per il fotografo. Si racconta, sussurra il settimanale, che Barchielli abbia anche una stanza a Palazzo Chigi... Stesse domande per gli altri collaboratori di Renzi: sulla pagina web della Presidenza del Consiglio tutte le sezioni che dovrebbero informarci al riguardo sono "in aggiornamento". Non si sa nulla neppure del segretario generale di Palazzo Chigi, Mauro Bonaretti, nominato con Dpcm del 22 febbraio 2014.

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