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Sedia, cartello e manetteEcco tutte le gag di Berlusconiche tolgono il sonno a Bersani

Silvio ormai sente aria di grande rimonta. A colpi di show sale nei sondaggi e mette al muro il Pd e Monti. Tutti ora sono in affanno. E lui va via come una lepre

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi è lanciatissimo in campagna elettorale. Un percorso partito con qualche indecisione e poi rivelatosi dritto e aderente alla pancia e alla testa di tutti gli elettori moderati che il Cav vuole ricondurre sotto l'ala del Pdl. Una campagna elettorale è studiata e preparata per spezzare la monotonia del sonnifero Monti e dell'assente Bersani. Manca quasi un mese al voto e già le gag di Silvio cominciano ad essere decisive per il recupero del terreno perso contro il centrosinistra. Il primo show va in onda il 23 dicembre scorso. Il Cav ospite all'Arena di Massimo Giletti minaccia di lasciare lo studio. Giletti è in difficoltà e Silvio con sicurezza lo invita a lasciare spazio alle sue risposte nel rispetto dei telespettatori. Berlusconi va subito sullì1-0. Passano le feste e il Cav prepara il grande scontro con Santoro e Travaglio a Servizio Pubblico. Il 10 gennaio Berlusconi sfodera una prestazione magistrale e va sul 2-0 con una delle sue gag: pulisce la sedia di Travaglio con il fazzoletto prima di sedersi. Il 15 gennaio invece, ospite di Omnibus La7 il Cav durante un dibattito sui risultati del suo governo con un gesto comico sbatte il suo cartellone in polistirolo con i dati sulla sua attività da premier sulla testa del giornalista de L'Espresso, Marco Damilano. Uno show che lo porta sul 3-0 nella sua partita contro gli altri due candidati. Ma non finisce qui. Appena fuori dallo studio di Omnibus, Silvio incontra Antonio Ingroia e salutando l'ex pm fa il gesto delle manette, alludendo alla passione manettara della toga arancione. 4-0 e partita chiusa contro il Prof-sonnifero e il Bersani che fugge dai confronti. Veri e propri sketch in cui ciò che conta è la fisicità. E i sondaggi lo premiano. Da qui al 24 febbraio il Cav regalerà qualche altra scenetta. E la vittoria che sembrava lontanissima ora grazie ad una campagna elettorale senza se e senza ma sta decollando verso una rimonta che come sempre ha dell'incredibile.       

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