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Diego Della Valle ha pronto il governo anti-Renzi: "Scenderà in politica, presenterà la lista di ministri a Napolitano"

Giulio Bucchi
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Diego Della Valle scende in politica. Patron Tod's, dopo aver menato fendenti a Matteo Renzi e Sergio Marchionne, sta seriamente pensando di spendersi in prima persona. Il progetto, va detto, è ancora nebuloso e forse velleitario, ma l'imprenditore marchigiano avrebbe confidato ai collaboratori e amici più intimi di sentirsi pronto per una sfida in stile "Berlusconi 1994". Per ora, però, l'unico punto ad accomunare il proprietario della Fiorentina al Cavaliere di 20 anni fa pare, appunto, la passione pallonara.   Della Valle riuscirà a far cadere Renzi? Vota il sondaggio Il piano e i dossier - Secondo Repubblica Della Valle tra qualche giorno potrebbe addirittura salire al Quirinale per presentare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "una lista di ministri" per un "governo tecnico composto da persone competenti, indipendenti con curriculum di qualità, qualcuna forse proveniente dalla politica". Di sicuro non ci sarà il compagno imprenditore Luca Cordero di Montezemolo, scottato dall'esperienza negativa di Italia Futura, che nel 2013 sostenne con scarsissimi esiti l'avventura elettorale di Mario Monti. E c'entra nulla anche Corrado Passera, che con la sua Italia Unica sta tentando un'avventura per certi versi parallela a quella di Della Valle. Su entrambi, però, è allo studio un "dossier" per comprenderne motivi del fallimento ed eventuali punti di contatto. Rottamare Renzi - L'uomo che ha definito a Otto e mezzo Renzi e Marchionne "due sòle" per ora ha in chiaro solo una cosa: bisogna fare presto e non aspettare le elezioni "naturali" del 2018 (l'obiettivo temporale di Passera, per intenderci). Cioè, bisogna creare le condizioni per far cadere il governo di Matteo il prima possibile e sostituirlo con una squadra di tecnici. Obiettivo peraltro già perseguito un paio di anni fa con la storica paginona pubblicitaria comprata sui quotidiani, con l'eloquente slogan "Politici ora basta". Un grido d'allarme da imprenditore che ora il vulcanico Diego vorrebbe cavalcare da politico-non politico. La sfida, insomma, è già sentita: rottamare la Casta. Solo che stavolta il rottamando sarebbe il rottamatore Renzi.

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