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Fini: "Lista Monti oltre il 20%. Il mio unico errore? Fondare il Pdl"

Giulio Bucchi
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  Il centro di Mario Monti, Casini e Fini arriverà a raccogliere oltre il 20% delle preferenze: è l'ultima profezia del leader di Futuro e Libertà. E Gianfranco Fini, com'è noto, di strategia politica e previsioni è una garanzia. Di fallimento, però. Ma al Corriere della Sera Gianfry fa la voce grossa, parla da statista, si confessa a 360°. "Ho fatto un solo errore: contribuire a far nascere il Pdl", ricorda a proposito di quel fine 2007. "Non ho ben valutato che Silvio Berlusconi non conosce confronti interni e dissensi", spiega glissando che aveva avuto 14 anni anni, più o meno, per mettere a fuoco l'alleato. Fini: con Monti farò boom - "Sono convinto che andremo sopra il 20%", ha poi spiegato l'alleato di Monti e Casini. "E in quel caso la nostra coalizione sarà competitiva per governare il Paese. Non ci interessa fare l'ago della bilancia". Naturalmente, governare con il Pd di Bersani. Il processo, aggiunge, prevede la creazione di "gruppi parlamentari unici" e a seguire "l'evoluzione verso un soggetto unitario". I contatti con Monti, dice, sono "frequenti". "C'e' omogeneità nei contenuti" e non ci sono stati "incomprensioni o disaccordi". Dal voto del 24 febbraio, mette in guardia, non bisogna aspettarsi "niente di scontato" e riguardo l'accordo con il Pd parla di "propaganda del Pdl". "Dialogheremo con chiunque sia per l'innovazione e il riformismo", assicura. Difficile però pensare ad accordi con il Pdl, visto che Berlusconi c'è ancora. Fini lo conosce bene, ora. E anche il Cav può dire lo stesso di lui.  

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