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Matteo Salvini, una "passione" a sorpresa: Maurizio Landini. "Potremmo scambiarci le felpe"

michele deroma
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"Io e Maurizio Landini siamo pronti a scambiarci le felpe": lo ha detto Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Nord, annunciando l'apertura di un vero dialogo tra i lavoratori metalmeccanici, guidati da Maurizio Landini, e il partito leghista. "Non mi sembra incredibile il dialogo con la Fiom: sui temi come l'occupazione e la politica industriale, ben venga chiunque sia di sinistra o di destra - ha aggiunto il leader del Carroccio -. Le barriere ideologiche cadono laddove è messo a repentaglio il lavoro: lo scandalo non è questo come a sinistra qualcuno vorrebbe far credere. La vergogna è che il lavoro sia dimenticato come priorità: a sinistra come a destra". Il caso Franco Tosi - L'occasione per un avvicinamento tra i due è stata la protesta di 300 dipendenti della Franco Tosi, storica azienda metalmeccanica, che si è tenuta a Legnano. Il segretario nazionale della Lega Nord è pronto a dare battaglia, assieme ai lavoratori metalmeccanici, per evitare il fallimento dell'azienda, di cui da anni si parla: il commissario straordinario Andrea Lolli ha aperto proprio ieri le buste delle offerte giunte per il nuovo bando sull'acquisizione della Franco Tosi. Sarebbero arrivate quattro proposte, ma in azienda c'è il sospetto che il Pd "abbia intenzione di spacchettare l'azienda e rivenderla come uno spezzatino". "Il governo Renzi, come i predecessori, manca deliberatamente di una seria politica industriale: mi sembrano legittimi i sospetti dei lavoratori per questi continui rinvii. Il lavoro non può aspettare, così come la serenità per le famiglie coinvolte: l'impianto industriale nazionale, mi sembra sempre più evidente che voglia essere svenduto".

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