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Milano: Roda, io sindaco? Lo farei volentieri, voglio dedicarmi al Paese (2)

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(AdnKronos) - Per Roda è il momento che "qualche imprenditore, esperto, cominci ad 'inquinare' in senso positivo la politica portando un po più di pragmatismo e meno correnti, meno politica, per dirla con un gioco di parole". Per questo se la 'partita Milano' dovesse consegnare un altro candidato al centrodestra, Roda è pronto con la stessa determinazione a puntare alla poltrona di primo cittadino di Brescia, sua città natale, tra tre anni. In attesa di 'verdetti' Roda, che conosce quattro lingue, ha vissuto in Germania, viaggia spesso in Oriente e negli Usa, qualche idea su modelli che all'estero hanno funzionato da poter applicare anche in Italia se l'è fatta "senza per questo -sottolinea però- essere a tutti costi esterofili. Ho saputo -racconta con una punta di divertimento- che a Londra hanno istituito addirittura il sindaco per la notte. Ecco, magari questa è un'idea che non porterei a Milano. Di certo però" se la candidatura divenisse ufficiale "vorrei chiedere ai buoni sindaci, anche all'estero, quali metodi hanno applicato e hanno contribuito a lanciare maggiormente le loro città". Del resto, da imprenditore, continua "sono stato abituato a fare ricerche di mercato per capire qual'è il prodotto migliore". nel frattempo insegna all'università bresciana "per trasmettere qualcosa ai ragazzi. Io ho avuto la fortuna di avere due o tre mentori e alla vigilia dei 50 anni mi sento di trasmettere anch'io qualcosa alle nuove generazioni. E lo faccio ora che ho tutte le energie per farlo. Più in là mi metterò da parte per dare spazio ai giovani".

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