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Decide tutto la Ghisleri. La soffiata sulla sondaggista: quel documento che scotta...

Andrea Tempestini
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«Entro mercoledì avremo un quadro più preciso su quanto potrebbe accadere a Roma, dare notizie più precise», promette Ignazio La Russa. L'ex ministro della Difesa, oggi esponente di punta di Fratelli d'Italia, ne approfitta per «offrirsi», come ha già fatto il leader della Lega, Matteo Salvini, per «ricoprire ruoli nella giunta milanese in caso di vittoria di Stefano Parisi». Quello che tutti hanno in mente è una «semplificazione del quadro» nella Capitale, dove, divisi, i quattro candidati che fanno in qualche modo riferimento al centrodestra avrebbero pochissime chance di risultare competitivi contro il Movimento 5 stelle e il Pd. L'idea è che si riesca a convergere su un solo nome, quello che ha maggiori chance di sopravanzare gli altri. Il compito di indicare il candidato con maggiori possibilità di vittoria è stato attribuito alla sondaggista di fiducia del leader di Fi, Alessandra Ghisleri, che consegnerà lunedì sera uno studio realizzato ad hoc. Dopo esserselo compulsato, il Cavaliere tornerà nella Capitale e, pur «svogliato e demotivato dalle polemiche», come ha ammesso di sentirsi con un big azzurro che lo ha chiamato, riprenderà in mano il dossier-Amministrative. È molto probabile che martedì o mercoledì, magari senza dare notizia alla stampa, l'ex premier incontri il segretario del Carroccio, che, al momento, non gode di molta stima nel suo “cerchio magico” e viene accusato di eccessivo «egoismo» e «protagonismo». L'europarlamentare leghista, infatti, sarà nella Capitale per dare una mano alla “sua” candidata, oltre che per lavorare alle liste ed incontrare dirigenti del suo partito. Salvini sarà al Pincio, giovedì pomeriggio, per l'apertura della campagna elettorale dell'ex ministro della Gioventù e quello potrebbe essere il momento del “colpo di teatro”. Berlusconi, come fanno notare in ambienti leghisti, già alla manifestazione di novembre a Bologna, convocata da Lega e Fdi, disse di non voler partecipare e poi si presentò a sorpresa sul palco, inaugurando di fatto la stagione del centrodestra a “tre gambe” conosciuta fino ad un mese fa. «Impossibile, perchè Berlusconi crede nella candidatura di Guido Bertolaso ed è convinto che il profilo giusto siano il suo e quello del candidato a Milano», frena un collaboratore dell'ex premier. Pessimista rispetto alla possibilità di un accordo nella Capitale è anche Francesco Storace, segretario de La Destra, pure lui candidato sindaco: «Mi pare più probabile una competizione interna al centrodestra ai fini delle percentuali necessarie per i seggi per l'Italicum», ammette, riferendosi alla necessità che i partiti si “pesino” in vista del listone unitario per le Politiche. Solo dopo l'accordo sul Campidoglio i leader discuteranno anche delle altre città dove il centrodestra appare diviso: Napoli - dove Gianni Lettieri ieri ha avuto almeno tre comizi e sta per chiudere le liste, con qualche sorpresa - ma anche Bologna, Caserta, Salerno e Torino. di Paolo Emilio Russo

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