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Bossi: "Voglio stringere la mano alla Kyenge, è stata tratta male"

Umberto Bossi

La retromarcia del Senatùr dopo le critiche a Maroni per l'invito alla festa della Lega

Ignazio Stagno
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Umberto Bossi vuole stringere la mano al ministro dell'integrazione, Cecile Kyenge. Dopo le polemiche delle ultime settimane per gli attacchi di Roberto Calderoli e di altri esponenti leghisti, il Senatùr cerca di ricucire lo strappo con il ministro. All'inizio era passata la linea dura. Bossi aveva criticato Roberto Maroni per l'invito della Kyenge alla festa della Lega. Ora però Bossi cambia idea e afferma: "Se il ministro Kyenge accettasse di partecipare alla festa della Lega le stringerei la mano”. "Trattata male" - E in un'intervista rilasciata a In Onda su La7, Bossi ha aggiunto: “La Kyenge è stata sicuramente trattata male  ma non sono d'accordo che voglia dare il via allo ius soli, un imbroglio che non esiste in nessun paese europeo”. Le parole di Bossi arrivano anche dopo le scuse rivolte da Flavio Tosi alla titolare dell'Integrazione a nome della lega Nord: "Le chiedo scusa a nome della mia parte politica se qualcuno ha usato toni poco opportuni verso la sua persona", aveva detto qualche giorno fa il sindaco di Verona al ministro. Ora anche il Senatùr sceglie la linea morbida. La Kyenge comunque, come ha sottolineato nei giorni scorsi, non si accontenta delle scuse di Bossi o Tosi. La Kyenge vuole le scuse di Maroni: "Io chiedo una dichiarazione da parte del segretario della Lega. Non per me, ma per tutto il Paese". Insomma il braccio di ferro continua. Ma Bossi ora fa la "colomba". (I.S.)

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