Immigrati: Bonino, non c'e' rimedio magico per fermare esodo disperato
Roma, 11 ago. (Adnkronos) - "Quello che vediamo sulle coste italiane e' conseguenza dell'esodo disperato, perche' si mettono insieme due fenomeni: chi fugge dalla guerra e chi fugge dalla poverta'". Lo ha detto il ministro degli esteri Emma Bonino, intervistata questa mattina da Radio Radicale. "Le frontiere sud della Libia - poco controllabili - vedono ad esempio fuggire sudanesi, nigeriani, molti altri. I siriani passano per il Libano e poi per l'Egitto. Dall'Iraq si passa alla Turchia, e poi in Grecia, altro Paese, come il nostro o la Spagna, che a un fardello molto pesante da subire", ha detto Bonino."E si accumulano motivazioni diverse, tutte accomunate dalla speranza di una vita diversa. Sogno o illusione che sia, queste persone rischiano di finire nelle mani di veri e propri venditori di illusioni o di morte. Ma si tratta di persone che scappano per fame, o per guerre, o per un misto delle due cose. E per questo non c'e' una soluzione miracolosa. Basti pensare a quel che succede in Libano, dove i rifugiati siriani sono 1 milione, o in Giordania, dove sono 600 mila", ha aggiunto il ministro degli esteri."Proprio la settimana scorsa ci siamo riuniti con i ministeri della Giustizia, della Difesa, degli Interni per cercare di essere un po' piu' pronti, per fronteggiare una emergenza che e' qui, e che non ha una soluzione magica. Anche in Europa era in discussione una direttiva, che pero' e' stata ostacolata da molti Paesi, proprio perche' nell'accoglienza temporanea ogni Paese vuole la certezza che sia appunto temporanea. Noi siamo un Paese piu' di transito che di destinazione, non siamo noi il sogno per questi immigrati", ha concluso il ministro.