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Roma, ultimatum di Calenda alla Raggi: "Ha ancora 48 ore, poi..."

Matteo Legnani
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Era stata fissata una data, il 17 ottobre, per il tavolo sul rilancio di Roma, tra la sindaca Virginia Raggi e il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Ma a dieci giorni dalla data fissata scoppia la polemica. Violentissima. Calenda, infatti, denuncia che, "a differenza di tutte le altre istituzioni (come le Regione) e le associazioni coinvolte, che si sono immediatamente messe a disposizione con progetti, idee, staff tecnici, l'unico riferimento individuato dalla sindaca è il suo portavoce". Altra stoccata del ministro quando dice di ricevere "lettere sconclusionate sui più svariati argomenti, sms di circostanza" e di non essere mai riuscito a parlare di persona con la Raggi: "E' dal 21 settembre che cerco di contattarla per parlare del lavoro preliminare da svolgere e non ci sono ancora riuscito". Dalla pagine del Corriere della Sera Calenda lancia ora un ultimatum alla Raggi: "Ritengo urgente incontrare la sindaca entro le prossime 48 ore per verificare la reale disponibilità a proseguire nel percorso. La situazione sta superando la soglia del ridicolo". La replica della Raggi: "Chiedere più poteri per Roma Capitale non è ridicolo. Il tavolo per il rilancio della città lo chiediamo da tempo e deve tenersi". L'impressione è che per la sindaca grillina il tempo stia per scadere...

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