Bruno Vespa rivela i veri numeri del centrodestra. Il doppio piano di Silvio: come tornare al governo
"Sarà ingovernabile il prossimo parlamento? Tecnicamente forse sì, politicamente forse no. Una coalizione che raggiunga il 40 per cento dei voti e la vittoria in un certo numero di collegi potrebbe conquistare la maggioranza assoluta dei seggi. Premesso che in cinque mesi può accadere di tutto, è difficile che il Pd possa raggiungere questa soglia e che altrettanto possano fare i 5 Stelle. Resta il centrodestra". Bruno Vespa, nel suo editoriale su Qn, sottolinea che "Berlusconi ha sempre guadagnato dieci punti in campagna elettorale rispetto ai sondaggi precedenti". Quindi, è il ragionamento, "se Forza Italia, recuperandone tra quattro e otto, ottenesse un 18-20 per cento, la Lega il 15, Fratelli d'Italia un po' più del 4, i voti mancanti potrebbero arrivare da quella quarta gambetta di Parisi, quel che resta di Scelta civica, Udc, profughi di Alternativa popolare, animalisti, pensionati e quant'altro". Ma conclude il direttore, "la cosa più probabile è tuttavia un'altra. Ciascun partito può contare sulla sua quota di voti proporzionali. Partito democratico, Forza Italia e piccole aggregazioni minori potrebbero dar vita di nuovo a quella Grande Coalizione nata dopo le elezioni del 2013 e subito caduta dopo la decisione del Senato di espellere Berlusconi. Una soluzione alla tedesca, insomma, dove nessun Cancelliere si è mai strappato i capelli e ha portato al Paese il livello in cui è".