Rifiuti: assessore Sicilia, da Roma tempi stretti, non abbiamo bacchetta magica
Palermo, 4 dic. (AdnKronos) - "Con determinazione andremo a Roma per rinegoziare gli accordi perché i tempi che ci sono stati imposti sono un po' troppo stretti. Il Governo nazionale ci chiede di fare quello che per anni non è stato fatto: dal piano dei rifiuti e dalla differenziata al trasferimento all'estero dell'immondizia. In questi giorni abbiamo incontrato un centinaio di persone e messo in campo diverse ipotesi di lavoro, ma non abbiamo la bacchetta magica". A dirlo all'Adnkronos è Vincenzo Figuccia, neo assessore all'Energia e ai rifiuti della Regione siciliana, a 48 ore dal vertice romano di mercoledì pomeriggio. Il faccia a faccia è in programma al ministero dell'Ambiente, dove il governatore Nello Musumeci e l'assessore Figuccia sono determinati a far valere le ragioni dell'Isola. L'ordinanza firmata dal presidente della Regione, d'intesa con il ministro Gian Luca Galletti, infatti, prevede una proroga alle discariche fino al 15 dicembre. Un lasso di tempo utile a scongiurare l'emergenza che già si profilava la scorsa settimana ma ritenuta troppo stringente per dare esecuzione a tutte le prescrizioni previste dall'intesa. "Con grande senso di responsabilità - spiega Figuccia - il Governo regionale ha siglato l'accordo, tuttavia non accettiamo diktat e prescrizioni dopo che nei cinque anni trascorsi il Governo Crocetta si è dimostrato poco attento alla vertenza rifiuti". Nell'attesa del vertice nella Capitale gli uffici dell'assessorato sono al lavoro a pieno ritmo per analizzare punto per punto i 10 temi indicati nell'intesa. Al ministro il governatore e l'assessore chiederanno di rivedere le prescrizioni sia rispetto ai tempi sia rispetto alle modalità di attuazione.