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Salvini: "Basta, posti agli italiani e non ai migranti"

Benedetta Vitetta
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"Basta pagare pochi spiccioli gli immigrati che così tolgono lavoro ai cittadini italiani. Una delle prime leggi che faremo, dopo aver vinto le elezioni, sarà alzare il salario minimo a 6 o 7 euro l'ora, così questa storia finirà". A parlare, in un'intervista al Quotidiano Nazionale, è il segretario della Lega, Matteo Salvini, secondo cui l'emergenza profughi non è superata: "Che ci siano meno sbarchi perché hanno dato retta a noi è vero, però un conto è farne sbarcare di meno, un conto è non mandar via i 5/600mila clandestini che dovrebbero essere espulsi". Il leader del Carroccio annuncia poi che, a breve, ci sarà un summit tra Lega e Forza Italia: "Prima di Natale: il problema non è vederci tutti i giorni, i tecnici già stanno lavorando al programma, ma mettersi d'accordo alla fine. Sono fiducioso, anche se c'è una questione per me di fondo: bisogna cambiare radicalmente il rapporto con l'Europa. Bisogna ridiscutere i vincoli che non hanno senso: il limite del 3% del rapporto deficit/pil, l'età pensionabile, le regole sull'agricoltura, le banche, la pesca o l'immigrazione. Agli alleati chiedo di prenderne atto e di mettere l'interesse nazionale davanti a tutto". Infine sul rischio di un pericolo neonazista, Salvini risponde: "Ritengo che l'Italia sia matura e non ci siano pericoli neonazisti, neofascisti o neomarxiani. Rifiuto le etichette: non ci sono battaglie di destra o di sinistra, ma solo giuste o sbagliate".

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