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Silvio Berlusconi, elezioni e l'allarme di Rotondi: "Perchè va sbarrato il simbolo del partito e non solo il candidato"

Matteo Legnani
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Gianfranco Rotondi è uno che di elezioni ne ha viste tante. Ex Dc negli anni Ottanta, poi in Forza Italia, dal 2005 ha un suo partito, Rivoluzione cristiana, che assieme al Partito aniaalista della Brambilla sarà l'unico federato (ossia non semplicemente alleato) a Forza Italia. Da esperto di urne e leggi elettorale, Rotondi lancia dalle pagine del quotidiano Il Giornale un monito tanto a Silvio Berlusconi, quanto agli elettori di Forza Italia. Denunciando come la legge elettorale, in parte uninominale e in parte proporzionale, contenga "una trappola". Spiega Rotondi che "tutti danno troppa importanza alla pantomima dei candidati nei collegi uninominali, che però rappresentano solo una parte marginale dei seggi in palio. Invece queste elezioni si vinceranno non valorizzando i candidati uninominali, bensì sbattendosi per il proprio partito... Suggerisco al mio leader di far partire al più presto una grande campagna sul simbolo di Forza Italia, chiarendo che dovrà essere anch'esso sbarrato dagli elettori". Il rischio, spiega, è che "mettendo la croce soltanto sul candidato uninominale, il voto viene trasferito automaticamente alla coalizione, ma ripartito proporzionalmente tra tutte le liste collegate. Chi ha più tradizione territoriale e identitaria, come la Lega e magari pure Fratelli d'Italia, rischia di essere assai favorito nel computo finale dei seggi...". Leggi anche: Elezioni, la simulazione di Libero: perchè il centrodestra può vincere

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