Matteo Renzi si candida al Senato: rinnega se stesso, non voleva abolire Palazzo Madama?
Indietro tutta. È lo slogan di questo inizio di campagna elettorale di Matteo Renzi. O forse, chissà, il segretario Pd cerca di apparire come un'altra persona da quello che ha perso il referendum e poi affossato nei sondaggi il Pd. Della serie (parafrasando il suo famoso "Fassina chi?"), "Renzi chi?". La scorsa settimana aveva lasciato di stucco il suo annuncio di voler abolire il canone Rai, a poco più di un anno da quando lui stesso lo aveva in pratica reso obbligatorio per tutti e non "raggirabile" legandolo alla bolletta elettrica. Pochi giorni dopo arriva la conferma, sul quotidiano Il Giornale, che Renzi si candiderà alle prossime politiche per un posto al Senato. Sì, proprio quello che voleva se non abolire trasformare radicalmente in una Camera non eleggibile, dove dunque non ci sarebbero stati più candidati. Voleva abolirlo attraverso quel referendum che ha perso e che gli è costato la carriera politica. Provocazione estrema nei confronti degli elettori o trasformismo estremo? Gli elettori, forse, giudicheranno... Leggi anche: Renzi fregato dopo il voto: il retroscena dell'ex segretario