Silvio Berlusconi contro M5s e Luigi Di Maio: "Con loro crolla l'Italia. Il leader? Cambia idea su tutto"
Incessante, la campagna elettorale di Silvio Berlusconi prosegue negli studi di Matrix. Ospite di Nicola Porro, il leader di Forza Italia ribadisce: "Il primo avversario? Un partito pauperista, ribellista e giustizialista che si chiama Cinquestelle". Dunque, un nuovo appello agli elettori, un messaggio chiarissimo: "Il M5s è il partito della protesta, della ribellione. Mi ricorda il partito di un mio amico della Repubblica Ceca. Io gli consigliai di fare il partito degli arrabbiati che arrivò secondo e lui diventò premier". Ma "se vincono i Cinque Stelle crolla l'Italia. I grillini sono portatori del vecchio comunismo, non hanno mai lavorato. I Cinque stelle diventa un'agenzia di collocamento per i disoccupati. Non è un partito vero, è una setta. Continuano a cambiare posizione sui vari argomenti, basta guardare Di Maio sui vaccini. Sono persone che non hanno valori né principi, non sono un partito democratico". Leggi anche: Cav, clamorosa rivelazione sul viagra Berlusconi, poi, fissa obiettivi ambiziosi per il 4 marzo: "Il 25% dei voti per Forza Italia e il 45% per l'intero centrodestra". Quindi le riflessioni sugli scenari post-elettorali, sui quali non ha dubbi: "Non faremo il governo insieme al Pd. Troppi distanti sui valori e sui programmi. Il centrodestra avverrà maggioranza alla Camera e al Senato. Il premier dovrà essere apprezzato da tutti. Sarà Forza Italia che avrà più voti ad indicarlo". Il leader spende delle parole anche sul segretario del Pd, Matteo Renzi: "Ho sperato che potesse essere una novità in una classe politica stantia, poi invece sono rimasto deluso. Oggi purtroppo per lui e anche per noi ha un gradimento del 22%". E lui, Silvio, cosa farà? "Io non sono candidabile, non sono al governo. Il regista è una parola grossa. Caso mai potrò da fuori suggerire e vigilare che il governo del centrodestra porti avanti il programma che abbiamo concordato".