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Beppe Grillo, via dal nuovo blog ogni riferimento al Movimento 5 stelle

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Eliana Giusto
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È online il nuovo blog di Beppe Grillo, una pagina che segna un cambio di passo decisivo e la fine del sodalizio con la Casaleggio associati. La veste grafica è completamente diversa, il rosso e il bianco prendono il posto del nero e del giallo che contraddistinguevano il vecchio blog. La pagina è ricca di interviste e articoli ma non c'è alcun riferimento al Movimento 5 stelle (a parte un richiamo con link in alto). Leggi anche: Di Maio, la rottura definitiva con Beppe Grillo Oggi si apre con un lungo video di Grillo: "Inizia adesso un'avventura straordinaria di visioni - esordisce il garante del M5S - Io andrò in cerca di folli, di artisti, mi piace avere dei punti di vista, ma di idee, perché io sono stufo delle opinioni, sono stufo delle opinioni. Sì d'accordo ognuno ha diritto alla propria opinione, ma ha diritto ai fatti. Io voglio sognare voglio avere qualcosa che mi spinga sempre in avanti. E con voi voglio farlo tornando al blog come era, nel senso che facciamo interviste". Il garante del M5S si sofferma lungamente sui temi che verranno trattati dal nuovo blog, "Sto inseguendo un po' questo futuro - spiega - che ogni volta che arrivo lui non c'è, va avanti, va avanti. È l'utopia che ti porta ad andare avanti". "Bisogna capire che bisogna essere sempre curiosi - prosegue Grillo - il mio mantra è questo qui, la vita è essere curiosi. Quando non sei curioso sei morto. Quindi io comincio questa avventura con un entusiasmo straordinario e cosa posso dirvi, sono uno che ha vissuto di parole, e la parola modifica il pensiero, modifica il modo di pensare e quando tu sei convinto che la parola abbia quel significato è lì che vieni anche tradito dalla parola stessa". "Oggi le parole sono tradimento, vengono usate oggi certe parole. La crusca ogni tanto fa delle uscite meravigliose su come dire che da uno vale uno. Dovrebbe essere non detto perché è una chiave popolare, quindi con la chiave popolare ci si ingrazia le persone durante le votazioni, cioè delle cose veramente… Poi magari sul populismo sono dette, come delle bastonate, oppure sul pauperismo".

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