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Luigi Di Maio, Vittorio Feltri: "Quando lo sento parlare devo prendermi un digestivo"

Eliana Giusto
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"Gli elettori credo siano rimasti molto distanti da questa campagna elettorale, c'è stata una caduta mortale della politica. Quando sento parlare Luigi Di Maio devo prendermi un digestivo". Il direttore di Libero Vittorio Feltri, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, attacca il candidato premier del Movimento 5 stelle: "Di Maio mi diverte quando sbaglia i verbi o sostiene che la Russia sia un Paese mediterraneo", ma rappresenta "una dequalificazione della politica". Leggi anche: Paola Tommasi a Omnibus: "Luigi Di Maio mi fa passare la voglia di vivere" Quando parla Matteo Renzi, invece, "magari sono un po' più attento. Fra lui e Di Maio io non ho dubbi su chi scegliere". Detto questo, "la confusione non accenna a diminuire. Mi attengo ai sondaggi: mi pare che non ci sia un partito in grado di formare una maggioranza né durevole né provvisoria. Non si intravede una crescita esponenziale di uno dei partiti maggiori. E i grillini anche se prendono il 30 non governano". Poi la pugnalata a Massimo D'Alema che qualche giorno fa aveva lanciato l'ipotesi di un "governo del presidente". "Mi fa un po' ridere - commenta Feltri - non sta in piedi. Anche il governo del presidente ha bisogno di una maggioranza e io non vedo nessuna possibilità. Siamo nel caos e queste sono soluzioni verbali non sono soluzioni pratiche".

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