Casapound, parlano tre esperti: "Molti non vogliono dire che li votano, poi...". La verità: fin dove arrivano
La tartaruga corre forte. Occhi puntati su Casapound, che dopo l'alleanza annunciata con Sergio Pirozzi potrebbe sconvolgere i piani alle regionali del Lazio, soprattutto quelli del centrodestra, e fare il botto. Il Tempo ha intervistato tre sondaggisti per capire fino a che punto il movimento di destra pura riuscirà ad arrivare. "Farà una buona performance, perché è l'unica forza che sta sul territorio, nei quartieri - spiega Klaus Davi -. Il suo consenso è il prodotto da un lato della cattiva gestione dell'immigrazione, dall'altro della crisi economica". Secondo Roberto Weber di Swg "raddoppieranno i voti presi nel 2013, o forse anche di più. Facendo e leggendo i sondaggi si vede che qualcosa, in quell'area, si muove. E peraltro in molti, su richiesta, preferiscono non dire che votano per Casapound". Più cauto Carlo Buttaroni di Tecné: "Hanno un buon potenziale, non altissimo ma sicuramente in ascesa". "Sicuramente - conclude - rientra in quel bacino di voti su cui Pirozzi può o poteva contare". Leggi anche: Fiamma Negrini, la sexy fascista eletta e rovinata dal giudice