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Beppe Grillo, Dagospia: fonda un nuovo movimento contro il M5s, il leader sarà Alessandro Di Battista

Andrea Tempestini
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Il retroscena consegnato da Dagospia è di quelli che definire esplosivi sarebbe riduttivo. Si parla di Beppe Grillo e del suo addio al M5s. E, soprattutto, del suo nuovo progetto: Grillo, secondo Dago, avrebbe intenzione di creare un nuovo movimento. Più "incazzato" dei pentastellati e pronto all'opposizione dura e pura. Un movimento che nascerebbe per far fronte a quella che viene definita la "democristianizzazione" del M5s, simboleggiata in modo perfetto da Davide Casaleggio e da quel Luigi Di Maio che, ora, apre ad alleanze con chiunque. Leggi anche: Di Maio, la vendetta dell'ex soldatino contro Grillo Ma di ancor più clamoroso c'è chi Grillo vuole a capo del nuovo soggetto politico: niente meno che Alessandro Di Battista, e questo spiegherebbe la sua mancata candidatura. Certo, il movimento di Grillo non potrebbe correre a queste elezioni: l'obiettivo è giocarsela alle ipotetiche nuove elezioni che arriveranno nel caso in cui dal 4 marzo non dovesse uscire alcun governo. E - Grillo ne sarebbe convinto - la seconda tornata elettorale dovrebbe arrivare addirittura entro la fine del 2018. L'obiettivo di Beppe è "risvegliare l'ala movimentista e protestataria, abbandonata per quella istituzionale e paludata di Di Maio e Casaleggio". Il programma? addio Euro, addio Europa, sinergie con Vladimir Putin, graduale allontanamento dalla Nato, sostenere la battaglia No-Tav. E sarebbero proprio le insistenti voci su questo nuovo movimento ad aver spinto Di Maio ad aprire a governi di larghe intese, così da evitare che in caso di nuove elezioni una fuga di massa dei pentastellati ortodossi verso il nuovo movimento grillino. Dopo la bomba di Dago, però, è arrivata la smentita di Grillo, con questo post pubblicato su Facebook: 

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