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Laura Boldrini ministro: dove ce la ritroviamo con la sinistra al governo

Matteo Legnani
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Un megalomane? Un arraffapoltrone? Chissà. In ogni caso, visto quanto ha detto l'ex presidente del Senato Pietro Grasso a Italia18 su SkyTg24, c'è qualche ragione in più per sperare che in nessun modo Liberi e Uguali possa entrare nella sfera dei partiti di governo dopo il 4 marzo. Si parlava del prossimo esecutivo e Grasso si è innanzitutto detto "favorevole a un esecutivo di scopo che possa lavorare a una nuova, migliore legge elettorale". Poi ha sciorinato la lista dei "suoi" ministri (e delle "sue" ministre): "Noi abbiamo Cecilia Guerra, esperta di finanza, la vedo come possibile ministro dell'Economia e poi Rossella Muroni allo Sviluppo Economico, capace di immaginare una rivoluzione verde. Poi Laura Boldrini agli Esteri e Anna Falcone alle Riforme istituzionali". Non bastasse, Grasso, che è candidato premier, ha aggiunto che "per l'Interno prenderei l'interim - ha aggiunto - in passato mi pare di aver gestito qualcosa sulla criminalità". L'intervistatore gli ha fatto notare l'assenza, nella sua lista, Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema. E Grasso sottolinea: "Hanno già avuto una esperienza notevole di governo, possono venire utili anche su altri fronti".

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