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Silvio Berlusconi, il retroscena: la sua grande paura alla vigilia del voto

Giulio Bucchi
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Un brivido lungo la schiena di Silvio Berlusconi. Il retroscena è del Messaggero e non rasserena i vertici di Forza Italia. Nonostante l'asso nella manica da calare tra pochi giorni (riguarderà fisco e tasse) e qualche uscita a sorpresa come quella sui centri sociali, il timore del Cavaliere dossier alla mano e quella di non riuscire a trascinare al voto gli indecisi, come accaduto in maniera fondamentale nel 2006 e nel 2013. Leggi anche: "Le promesse? Un po...", il fedelissimo che smonta Berlusconi Il guaio è che a differenza dalle altre elezioni, non c'è più lo schema "Silvio contro il resto del mondo". La polarizzazione è impossibile perché il quadro è frammentato: c'è Di Maio, c'è Renzi, ma c'è pure Salvini. Anche per questo lo sguardo dalle parti di Arcore va oltre il 4 marzo e guarda sempre i sondaggi per verificare se quelle percentuali fissate da tempo, 24% Pd e 17% Forza Italia, si avvereranno nell'urna. Se così sarà, l'ipotesi concreta è quella di un governo di larghe intese per scongiurare l'altro scenario che, secondo il Messaggero, terrorizza il Cav, cioè un governo sovranista anti-Ue come quello (fantomatico) M5s-Lega.

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