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Matteo Salvini, il "patto della trattoria": vede Toti a Portofino, il sospetto su Silvio Berlusconi

Giulio Bucchi
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Un "patto della trattoria" che risulterà indigesto a Silvio Berlusconi. Tra trofie e lasagnette, Matteo Salvini ha festeggiato con Giovanni Toti la scalata al centrodestra in un ristorante di quella Portofino tanto cara al Cavaliere. Del leader di Forza Italia, nessuna traccia: era ad Arcore, sottolinea il Giorno, "a leccarsi le ferite" dopo il deludente risultato elettorale. Salvini e Toti invece in quelle stesse ore rinsaldavano la loro alleanza. E se Salvini punta sul traino del governatore forzista della Liguria per diventare una volta per tutte il leader della coalizione, Toti sfrutterà l'effetto-Lega per cercare di cambiare il volto di Forza Italia, magari candidandosi al dopo-Berlusconi. Leggi anche: Retroscena Berlusconi, la rabbia contro Toti dopo il voto Ma è Salvini, ora, al centro delle attenzioni. Vuole guadagnarsi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'onere e l'onore del mandato esplorativo, anticamera della formazione di un governo. Innanzitutto, dovrà pararsi le spalle assicurandosi il pieno sostegno di Berlusconi e di Giorgia Meloni (che incontrerà ancora nei prossimi giorni) e solo a quel punto potrà dedicarsi alla prima prova da "aspirante premier": riuscire a guidare il gioco e far eleggere i propri candidati alla presidenza di Camera e Senato. Sono quelle le prove generali per Palazzo Chigi. 

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