Carlo Cottarelli, il retroscena sul nome per un governo di larghissime intese
A pochi giorni dall'inizio delle consultazioni al Quirinale, i segnali che arrivano dai partiti lasciano immaginare sempre di più che Sergio Mattarella si ritrovi davanti a una situazione di stallo. Un accordo tra le forze che hanno vinto le elezioni per la formazione di una maggioranza è ancora apparentemente lontano, tanto da alimentare la voce nei corridoi di un piano da ultima spiaggia per riuscire a formare un governo, magari con uno scopo per ben preciso, a cominciare dal mantenere l'economia stabile in attesa che la situazione politica si chiarisca. Se quindi non ci sarà un accordo tra i partiti, Mattarella potrebbe decidere di affidare l'esecutivo nelle mani dell'economista Carlo Cottarelli, già dirigente del Fondo monetario internazionale e Commissario per la spending review con i governi Letta e Renzi. A sostenerlo, secondo un retroscena della Stampa, dovrebbe esserci una maggioranza bulgara che parta dal Movimento Cinque Stelle e Arrivi a Forza Italia, passando per la Lega e il Partito democratico. Leggi anche: Cottarelli, il sospetto sul prossimo governo: "Ecco cosa farà Mattarella" In linea teorica Cottarelli troverebbe il favore di tutti i partiti, visto che non c'è forza politica finora contraria al suo piano di riduzione degli sprechi nella spesa dello Stato. Già il candidato ministro dell'economia grillino, Andrea Roventini, aveva dichiarato al Sole 24 ore di voler aumentare gli investimenti per abbattere il debito pubblico: "che va tenuto sotto controllo, facendo tagli mirati alla spesa realizzando il piano Cottarelli e tagliando agevolazioni fiscali improduttive". Sulla stessa linea Silvio Berlusconi che si era spinto a voler incontrare Cottarelli dopo le elezioni: "Io gli ho fatto una telefonata - ha detto il Cav - e siamo d'accordo: che se vinciamo le elezioni, ci vediamo e visto che ha due anni di vantaggio rispetto a chiunque altro, potrà realizzare le cose che ha detto".