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Giorgia Meloni: "Ora un governo di centrodestra". Il pericolosissimo piano per governare da soli

Giulio Bucchi
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"Adesso pensiamo a un governo di centrodestra". Fonti molto affidabili dentro il centrodestra incoronano Giorgia Meloni come artefice della complicatissima intesa tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Era stata la leader di Fratelli d'Italia, venerdì sera nelle ore drammatiche della rottura, a chiedere agli alleati un passo indietro. E dal vertice di sabato mattina a Palazzo Grazioli è uscito l'accordo sulla forzista Elisabetta Casellati, nome che ha trovato il via libera anche di Luigi Di Maio e del M5s.  Leggi anche: "Bene Camera e Senato, ma il governo...". Una Meloni durissima Per qualcuno l'asse Salvini-Di Maio sulle presidenze è l'antipasto di un accordo su Palazzo Chigi ma la Meloni spazza via ogni dubbio: "Siamo contenti di aver trovato una soluzione veloce per gli italiani, perché i problemi non aspettano le liturgie del palazzo, che mantiene compatto il centrodestra. Su questo abbiamo lavorato e su questo siamo riusciti. Ora si deve provare a fare un governo di centrodestra, venire in Parlamento e vedere se ci sono i numeri, i voti mancano da dove arrivano non mi interessa". "Per noi, il M5S non rappresenta assolutamente una garanzia, come il Pd. Crediamo che alla fine i numeri si possano trovare, su un programma fatto di cose sulle quali non si possa dire di no", assicura la leader di FdI, secondo cui non bisogna puntare sui partiti ma sui singoli onorevoli. L'ipotesi, insomma, è quella di un governo di minoranza del centrodestra (col tacito appoggio del Pd, che si dovrebbe astenere nei momenti decisivi) o, meno plausibile, una fuoriuscita di "volenterosi" in ordine sparso. In entrambi i casi, una maggioranza comunque friabile esposta non solo agli aliti di vento esterno, ma anche alle correnti dentro una coalizione che pare destinata a restare sull'orlo di una crisi di nervi.

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