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Sergio Mattarella, chi vuole piazzare a Palazzo Chigi tenendo fuori il centrodestra

Gino Coala
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Dal 4 marzo il risultato delle urne ha indicato con chiarezza che almeno una coalizione vincitrice esiste ed è il centrodestra. A Sergio Mattarella è altrettanto chiaro che da soli Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni non hanno i numeri per esprimere una maggioranza in Parlamento, ma sono trascorsi addirittura 60 giorni e ancora non c'è stato un solo tentativo da parte del Colle per mettere alla prova la capacità di Salvini di costruirla quella maggioranza. Da parte sua il leader leghista non ha mai smesso di crederci, spingendo il Colle a sciogliere tutte le riserve - neanche poche - su di lui e soprattutto sventare il piano più inquietante, nell'ottica del centrodestra, che il Quirinale potrebbe mettere in atto: il famigerato "governo del presidente". Leggi anche: Alessandro Pajno? L'altro nome che frulla in testa a Mattarella Laddove lo stallo dovesse proseguire anche oltre il prossimo lunedì, quando Mattarella ha convocato tutti per un nuovo giro di consultazioni, le speranze del Colle puntano a convincere quante più forze politiche per formare una maggioranza trasversale. Tenendo insieme Pd, Forza Italia e magari anche il M5s, Mattarella potrebbe portare a palazzo Chigi uno dei nomi "istituzionali", utili per completare quelle riforme care al Colle e rimaste finora incompiute o peggio ancora dimostratesi inefficaci. Tra i papabili di Mattarell circola da tempo il nome del presidente della Consulta, Sabino Cassese, sempre più visto come il tramite per arrivare a uno dei suoi allievi, il professor Giacinto Della Cananea, ritenuto vicinissimo ai grillini, oltre che a Giulio Napolitano e Bernardo Mattarella, i due illustrissimi figli di presidenti.

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