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Governo Lega-M5s, ecco la lista dei ministri. Tensioni tra i grillini su Vincenzo Spadafora

Davide Locano
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Il governo non è ancora nato e tra i 5Stelle è già polemica. A scatenarla è Vincenzo Spadafora, braccio destro di Di Maio, indicato da fonti pentastellate come ministro quasi certo. La sua nomina, però, non andrebbe giù a una parte della compagine parlamentare. Il suo nome è stato associato a diverse poltrone e qualcuno l'ha indicato anche come papabile per la poltrona da premier. «Spadafora è arrivato ieri», si lamentano in molti. «Se così fosse, il Movimento esploderebbe nelle mani di Di Maio in un quarto d'ora». Leggi anche: L'indiscrezione horror sul prossimo premier Ma oltre a quello del deputato campano (già presidente di Unicef Italia), iniziano a comparire altri nomi nelle liste del nuovo esecutivo. Le ipotesi si inseguono. Una bozza, che riporta Luigi Di Maio come premier, prevede per Matteo Salvini il ruolo di ministro dell'Interno e vicepremier unico, con l'economista no-euro Claudio Borghi come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Agli Esteri ci andrebbe Giampiero Massolo, diplomatico ed ex direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Il governo giallo-verde sarebbe composto da 20 ministeri. Nella lista compare l'ex capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, alla Difesa: alla Giustizia Alfonso Bonafede (M5S), all'Economia Giancarlo Giorgietti (Lega), allo Sviluppo Economico Laura Castelli (M5S), alle Infrastrutture e trasporti il geomorfologo Mauro Coltorti, al Welfare Pasquale Tridico (M5S), all'Istruzione il rettore dell'università degli Studi di Milano Gianluca Vago, alla Salute Giulia Grillo (M5S), ai Beni Culturali Emilio Carelli (M5S), all'Ambiente Lucia Borgonzoni (Lega), all'Agricoltura Stefano Candiani (Lega). Alla pubblica amministrazione spunta il nome di Giuseppe Conte, indicato anche come premier, mentre ecco che l'uomo ombra di Di Maio, Vincenzo Spadafora andrebbe agli Affari Europei, con la leghista Simona Bordonali agli Affari regionali e il leghista Gian Marco Centinaio al Turismo. Nel toto-nomi Roberto Calderoli sarebbe ministro ai Rapporti con il Parlamento e l'ex nuotatore Domenico Fioravanti ministro dello Sport.

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