Governo: da cuneo fiscale a concorrenza 'sleale', le priorità di Confindustria Palermo
Palermo, 24 mag. (AdnKronos) - Un intervento sul cuneo fiscale, che è "fondamentale per la ripresa" del Paese, una maggiore attenzione alle imprese, che sono "il primo vero ammortizzatore sociale", e la parità tra settore pubblico e privato che dovrebbero "essere messi sullo stesso piano" per scongiurare "una concorrenza sleale". Eccole per Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, alcune delle priorità che il nuovo Esecutivo gialloverde dovrebbe affrontare. All'indomani dell'Assemblea annuale degli industriali, il numero degli imprenditori palermitani sembra sottoscrivere in pieno la relazione del presidente Vincenzo Boccia. "E' stato un discorso eccezionale - dice all'Adnkronos -. Condivido le sue parole". A partire dal tema dell'Europa "imprescindibile". "La crescita deve avvenire dentro l'Europa e in un'Europa unita ovviamente" avverte Albanese. E le prime parole del premier incaricato Giuseppe Conte sembrano "rassicurare in tal senso" nonostante in campagna elettorale M5s e Lega abbiamo avuto "una posizione quasi univoca di forte critica nei confronti dell'Europa". Poi c'è la questione delle risorse, che, ha sottolineato ieri Boccia, "non è affatto chiaro dove si recuperano". "Se si potesse realizzare tutto quello che c'è scritto nel contratto di governo - dice adesso Albanese - sarebbe eccezionale, ma in base ai primi calcoli pare che le coperture non ci siano. Quel contratto è il 'piano industriale' dell'Italia e ogni imprenditore sa che ogni piano industriale necessita di fondi per essere realizzato. Certo - ammette - è anche vero che in Italia ci sono risorse che vengono volatilizzate in mille rivoli...". Ma è sul costo del lavoro che secondo il numero uno degli industriali palermitani occorre un intervento deciso del futuro Governo. "E' un nodo che non è mai stato affrontato - dice - e, invece, è fondamentale per la ripresa. Altrimenti avremo sempre più imprese che sceglieranno di lasciare l'Italia delocalizzando in Paesi in cui le condizioni sono più favorevoli".